A giudizio la Commissione Grandi rischi Minimizzò i pericoli del sisma a L'Aquila

Sotto accusa la commissione Grandi Rischi che aveva minimizzato il rischio sisma. L'accusa è omicidio plurimo e lesioni per il terremoto del 6 aprile 2009. Tutti e sette i componenti rinviati a giudizio dal gup: in una riunione il 31 marzo avevano tranquillizzato gli aquilani

A giudizio la Commissione Grandi rischi Minimizzò i pericoli del sisma a L'Aquila

L'Aquila - Il gup del tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, dopo un’ora di camera di consiglio, ha rinviato a giudizio i sette componenti della commissione Grandi Rischi con l’accusa di omicidio colposo plurimo e lesioni in riferimento al terremoto avvenuto all’Aquila il 6 aprile 2009. Il rinvio a giudizio è per avere, secondo l’accusa, al termine della riunione tenuta all’Aquila il 31 marzo del 2009, sei giorni prima del sisma, fatto dichiarazioni rassicuranti che avrebbero indotto molti aquilani a restare nelle loro case.

Gli imputati Gli imputati sono Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, presidente dell’Ingv; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto

Case; Claudio Eva, ordinario di fisica all’università di Genova, e Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile. L’udienza in composizione monocratica è stata fissata per il 20 settembre prossimo.

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