
Come la giravi la giravi questa sorpresa di un nuovo redditometro per stanare gli evasori era un pasticcio politico e mediatico e per certi versi pure un mistero. Non si capisce infatti come un decreto ministeriale - cioè varato da un singolo ministro, in questo caso il vice ministro all'Economia con delega alle Finanze Maurizio Leo di Fratelli d'Italia - tanto delicato e potenzialmente divisivo possa essere finito diritto sulla Gazzetta ufficiale, e così diventare legge, senza che nessuno né a Palazzo Chigi né tra gli alleati almeno apparentemente ne sapessero nulla. A detta praticamente unanime Maurizio Leo è uno dei migliori membri del governo e in questi due anni ne ha dato ampia prova. Ma se oggi si trova nel mirino della sua maggioranza e addirittura del fastidio della presidente del Consiglio è evidente che qualche cosa è andato storto. Nessun dramma, per carità, ma la parola «redditometro» buttata nella mischia finale della campagna elettorale senza preavviso suonava davvero male. E non perché non si debba fare una seria lotta all'evasione, ma perché proprio nella legittima e doverosa lotta all'evasione il solo nominare il redditometro evoca epoche di fisco nemico, tiranno, ingiusto, spione e famelico che si pensavano definitivamente archiviate, come del resto da programma di governo. Non è un caso che tra i primi a brindare all'annuncio della reintroduzione dello strumento di controllo preventivo (per la verità sostanzialmente rivisto a corretto in senso meno vessatorio rispetto alle precedenti versioni) c'è stato Vincenzo Visco, ministro dell'Economia e delle tasse dei governi Prodi e D'Alema soprannominato non a caso «Dracula» dal suo successore Giulio Tremonti. Se Dracula-Visco sente odore di sangue e se ne compiace significa già in sé che non eravamo sulla strada giusta.
Corretto mettere il più alto numero di paletti possibile sui furbetti, ma invertire l'onere della prova che è la base del redditometro («dimostrami che non sei stato evasore negli ultimi sette anni») è pratica illiberale che, per di più, quando fu in vigore non diede neppure i risultati sperati. Come ha deciso ieri sera Giorgia Meloni è meglio riparlarne. E magari parlarsi un po' di più prima di fare pasticci.
Sulle partite IVA non so, sicuramente l'evasione non è patrimonio dei lavoratori dipendenti che pagano le tasse anche per le partite IVA. E non facciamo finta che non esistano. Gente con piccole aziendine da 5-10 persone che risultano più poveri dei loro dipendenti e prendono sussidi statali per tutto.
Ma io mi chiedo, non vi fanno un po' schifo?
Se uno compra l barca con un patrimonio importante, il fisco non ha nulla da dire.
Il guaio è che certi italiani comprano l'auto da 500 cv e la intestano alla nonna con la pensione minima-.
il punto è che la scusa per non andare sui piccoli non può essere che c'è qualcun altro da beccare prima. L'evasione è un problema enorme che va risolto su tutti i fronti.
poi personalmente non giustifico neppure chi compra in nero.
Non scuso neppure loro, ma reputo comunque il lavoro in nero maggiore responsabilità di chi lo offre rispetto a chi lo accetta (che è in una posizione contrattualmente più debole, spesso messo alle strette e senza alternative)
Le cose che dici non giustificano la dimensione della differenza di tassazione
Conti spannometrici, 60k di ral, 25k in tasse per il dipendente, 9k per la partita iva. 16k di differenza all'anno no, non sono giustificati
Il lavoro in nero non è mai difendibile, non solo per ragioni economiche (è evasione anche quella tralaltro), ma anche, se non soprattutto per ragioni di sicurezza. Non capisco, se lei pensa che io difenda il lavoro in nero sbaglia di grosso.
Quindi secondo lei i lavoratori dipendenti, che tralaltro sono la maggior parte, non sostengono l'economia reale? Chi produce e chi consuma secondo lei? Solo gli autonomi? Poi vada a parlare di produttività a quei dipendenti sfruttati e sottopagati che lavorano 10 ore al giorno 6 giorni alla settimana. La sua è soltanto un'analisi pregiudizievole.
al netto di essere d'accordo o meno che i dipendenti pubblici siano o meno produttivi, o che siano o meno utili, una cosa è certa: il fatto di essere dipendenti pubblici non li rende ladri, a differenza degli evasori.
1) Superbonus;
2) Patrimoniali a go-go;
3) RdC;
Non condivido che i 5S fossero statisti, ma ha ragione di definire il governo "dilettanti allo sbaraglio". L'episodio denuncia una mancanza di procedure del governo oppure il "sacrificio" di Leo sull'altare delle elezioni. Il caso farà sicuramente perdere punti alla PdC e al partito di maggioranza!
Togli i contanti se hai coraggio. Ma prima di questi passi, eliminare gli sprechi. Perché devo dare 1000 euro di pensione a chi non ha fatto nulla e meno a chi ha lavorato tutta una vita?
Perché assegno di cittadinanza o come cavolo lo volete chiamare. Perché vitalizi?
Perché stipendi esagerati a politici e dirigenti?
Perché e perché etc..
Eliminare sprechi e privilegi e sono tanti.
Sottolineo gli sprechi della PA da anni su questo ed altri giornali.
Ma nessun governo ha il coraggio di eliminare.
Le pensioni a chi non ha mai lavorato , sono giuste. Non si può far morire di fame una vecchietta.
I politici , i manager nel totale della spesa incidono poco .
La spesa grossa è per
1) pensioni ed assistenza
2) sanità ( lì non bisogna tagliare ma spendere in proporzione al PIL ( germania 7000 euro pro capite, italia 3500 procapite in calo da anni)
3) tassi di interessi
4) scuola
se non si è capaci di fare impresa si fa altro, non la si prende come scusa per non pagare le tasse.
Anche perchè fare impresa non rispettando le regole del gioco vuol dire fare concorrenza sleale rispetto a chi quelle regole le rispetta. Gli imprenditori onesti dovrebbero essere i primi ad arrabbiarsi.
Andare sul personale non è mai una bella cosa, ma devo deluderla, non sono pensionato ma manager (molto apprezzato) di un azienda privata
considerando che questo strumento andrebbe a recuperare soldi dai ladri, mi sembra un ottimo strumento
Evade il medico, l'avvocato, l'impreditore piccolo e piccolissimo, il commerciante, l'artigiano persino i professori con le lezioni a nero sono evasori.
E dato che l'evasione è capillare e sono in gioco milioni di voti, nessuno ha il coraggio di intervenire.
Poi c e chi a questa gente vuole anche regalare la pensione a 1000 euro