"La riforma della giustizia non è negoziabile". Nordio tira dritto e avverte le toghe

Il Guardasigilli blinda la separazione delle carriere e la riforma del Csm. E sullo scandalo dossieraggi assicura: "Volevano minare la stabilità del governo, ma l'esito è stato contrario"

"La riforma della giustizia non è negoziabile". Nordio tira dritto e avverte le toghe
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Nessun passo indietro. Carlo Nordio tira dritto e lancia un messaggio chiarissimo alle toghe: il dialogo istituzionale è doveroso, ma il governo non intende arretrare e rinunciare alla riforma della giustizia. Non si tratta solo di un'urgenza per consegnare al Paese un sistema migliore, ma anche di uno snodo importante per rispettare il mandato ricevuto dagli elettori il 25 settembre 2022. Il Guardasigilli non ha usato mezzi termini: su intercettazioni, Csm e separazione delle carriere non sono immaginabili compromessi al ribasso.

Csm e separazione delle carriere: Nordio tira dritto

I cantieri sulle riforme in tema di giustizia sono diversi e molti sono già partiti. Nordio, intervenuto in occasione del CasaCorriere Festival, ha fatto sapere che in particolare "quello che non è negoziabile è la riforma costituzionale". Il riferimento è alla separazione delle carriere e alla nuova composizione del Consiglio superiore della magistratura. "Quella legge è blindata", ha garantito.

Il Guardasigilli, a testimonianza della totale serenità mostrata verso l'indirizzo tracciato dall'esecutivo, ha ribadito l'auspicio di un referendum dopo l'approvazione da parte del Parlamento: "È una materia delicata ed è giusto che si esprimano gli italiani". Dunque giù le mani dalla separazione delle carriere, punto cruciale contenuto nel programma con cui il centrodestra si è presentato agli elettori ed è stato premiato nelle urne. E, con buona pace di chi sostiene che il pubblico ministero sarebbe sottoposto al potere esecutivo, va ricordato che nel testo viene scritto a chiarissime lettere che il pm "è e resterà assolutamente autonomo e indipendente".

La stretta sulle intercettazioni

Anche le intercettazioni sono finite al centro del discorso di Nordio. "Siamo apertissimi", ha assicurato. Fermo restando che non può essere ignorato un dato: si spendono centinaia di milioni di euro ogni anno per delle intercettazioni fatte sui cellulari che poi non producono gli effetti desiderati. Anche perché la grande criminalità organizzata non parla di certo al telefonino: "Comunica attraverso dei sistemi essenzialmente satellitari che noi non riusciamo a intercettare, non riusciamo a intercettarli perché non abbiamo gli strumenti adeguati, non li abbiamo perché sono costosissimi".

Il "caso Patarnello"

Nordio si è espresso anche sul caso della mail del magistrato Marco Patarnello. "La valutazione deve ancora iniziare", ha precisato il Guardasigilli. Che però ha garantito che "sarà fatta" alla luce delle "affermazioni gravi". E ha fatto notare che in qualsiasi altro Paese una vicenda del genere avrebbe creato non tanto un'atmosfera di tensione, "ma uno scandalo enorme".

È arrivata puntuale anche una stoccata nei confronti dell'Associazione nazionale magistrati: "Dobbiamo ricordare che le prime espressioni severe nei confronti del governo sono arrivate da alcuni magistrati e l'Anm, invece di prendere posizione contro queste affermazioni improprie, le ha difese".

Lo scandalo dossieraggi

Quanto allo scandalo dossieraggi, per Nordio la volontà era quella di "minare" la tenuta del governo. Non a caso sono state puntate personalità di alta caratura politica, come il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto. "L'intenzione era quella, poi i risultati talvolta diventano boomerang, vengono scoperti e hanno un esito contrario", ha annotato.

Infine, commentando l'ultimo caso legato all'hackeraggio, ha posto l'attenzione sul fatto che ormai i malintenzionati sono sempre più avanti degli stessi Stati: "Dobbiamo

attivare tutti i nostri sforzi per allineare da un lato la normativa vigente - e lo stiamo già facendo - e lavorare di fantasia, perché noi dobbiamo sempre prevedere quello che possono fare senza doverli inseguire".

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