Questa volta l'allarme viene dalla Scandinavia. Il generale Eirik Kristoffersen, capo della Difesa norvegese, ha dichiarato al Telegraph che la Nato ha due o tre anni per prepararsi ad un attacco russo contro l'Alleanza. Lo ha detto al Telegraph, ribadendo: “Ci vorrà del tempo, il che ci dà una finestra ora per i prossimi due o tre anni per ricostruire le nostre forze e le nostre scorte mentre sosteniamo l'Ucraina", ha affermato. Le stime di Kristoffersen su un possibile attacco russo contro la Nato sono inferiori rispetto a quelle della Difesa tedesca, secondo cui Mosca potrebbe colpire entro cinque-otto anni.
Nel gennaio scorso, Kristoffersen si era già esposto sulla questione, quando aveva sostenuto che la Norvegia dovesse aumentare le spese per la Difesa a fronte di una potenziale guerra con la Russia entro 3 anni. A suo dire, il tempo per rafforzare le difese di fronte a una Russia sempre più assertiva starebbe per scadere. Secondo le stime del generale, Mosca starebbe accumulando le proprie scorte di armi molto più velocemente di quanto avessero previsto gli alleati della Nato, il che aveva potenziato il senso d'urgenza all'interno dell'Alleanza. Facile a dirsi ma meno a farsi: la Norvegia è uno di quei Paesi che non soddisfa al momento il requisito del 2% del Pil all'anno per la Difesa, sebbene punti a raggiungere questo obiettivo entro due anni.
Con l'ingresso di Svezia e Finlandia all'interno della Nato è cambiata completamente la dottrina strategica dell'Alleanza nel grande Nord europeo. I Paesi nordici hanno interessi diversi e questo ha cambiato radicalmente l'attenzione della Nato sulle aree nordiche. Il ruolo più importante per la Norvegia settentrionale sarà certamente quello di porto di scalo per eventuali aiuti e salvataggio delle truppe alleate verso la Finlandia e la Svezia.
Questo significa che nel prossimo futuro sarà necessario proteggere importanti porti e infrastrutture di trasporto selezionate. Questo, per quanto riguarda la Norvegia, coinvolgerà le zone di Narvik, Harstad, Tromsø e Alta/Hammerfest nel Finnmark. Poi, un forte investimento sulla ferrovia del Nord. Si parla già di un futuro porto in acque profonde a Skibotn. E poi ancora gli aeroporti, che dovranno tutti far parte della difesa totale.
Prima della Norvegia era stata la Germania a diffondere le proprie stime, sostenendo che Putin potrebbe attaccare l'alleanza militare in meno di 10 anni: la ragione di questa presunzione risiede nel fatto che, di tutto il potenziale bellico prodotto, la Russia sta mettendo in campo solo una parte in Ucraina. Sempre nel gennaio scorso era stato il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius a ribadire come un attacco russo per ora non sia probabile ma che i suoi esperti prevedono un periodo compreso fra i 5 e gli 8 anni.
Ovviamente, all'interno di queste stime, Pistorus aveva sostenuto che i numerosi avvertimenti allarmistici che ripetutamente giungono da vari parti dell'Europa (si veda la Svezia, con il ministro della Protezione Civile che aveva invitato i cittadini a prepararsi mentalmente alla guerra -) sono soprattutto comprensibili in una prospettiva scandinava, legata al fatto che tali Paesi si trovano in una condizione ancora più grave data la loro vicinanza alla Russia.
A questo si aggiunge il fatto che alla fine dello scorso anno la Germania ha effettuato un vero e proprio restyling alla propria dottrina militare strategica per la prima volta in 12 anni, con l'obiettivo preciso di trasformare i propri soldati in un esercito abile al combattimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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