Il caso Open Arms continua a tenere banco nei principali talk show politici. Ma la questione giudiziaria è solo la punta dell’iceberg di una divisione ancora più profonda tra chi, come il centrodestra, si schiera a favore dell’allora ministro degli Interni Matteo Salvini e chi, come gran parte dell’opposizione, fa agitare le manette. I sei anni chiesti richiesti dai pm, con tanto di accusa di sequestro di persona e di rifiuto di atti di ufficio, non riguardano solo Matteo Salvini ma, come spesso accadde, interrogano gli opinionisti nostrani.
Tra questi, l’ultimo in ordine cronologico, rientra anche Giuseppe Cruciani. Il noto conduttore radiofonico difende il leader del Carroccio e utilizza l’arma del paradosso per smontare le tesi giustizialiste della sinistra. Interpellato nel merito dal giornalista Nicola Porro, durante Quarta Repubblica, Cruciani sbotta:"A me sta cosa mi fa impazzire. Ditemi, un giudice spagnolo ha mai messo sotto accusa o sotto inchiesta il ministro degli Interni? A parte che definire quella situazione sequestro di persona è una cosa da matti, ma lasciamo stare, lo abbiamo detto mille volte".
Poi però arriva al vero nodo della questione. "Sapete cosa fanno in Spagna con i migranti che entrano illegalmente? Li ammazzano, ma nessuno è mai finito sotto processo. Questa è la realtà dei fatti e va detta". E il vaso di pandora è aperto. La questione giudiziaria di Salvini cela infatti una più ampia riflessione sul contrasto all’immigrazione irregolare. Mentre sulle coste francesi e spagnole, i rispettivi governi utilizzano il pugno duro, questo il ragionamento del conduttore de La Zanzara, in Italia un ministro degli interni viene processato per molto meno.
La clip del giornalista di Radio 24 è poi stata condivisa dallo stesso Matteo Salvini sulla sua pagina Instagram: "Sei anni di carcere e un milione di risarcimento per aver fermato gli sbarchi e difeso i confini, e Giuseppe Cruciani si indigna giustamente in diretta tv. L’ho fatto e lo rifarei, per il bene dell’Italia e degli italiani".
Poi la conclusione, con una promessa ai suoi elettori: “Andiamo avanti, a testa alta e senza paura. Vedremo cosa accadrà a ottobre quando il ministro attraverso il suo avvocato ribadirà come sono andate davvero le cose...”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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