"Cialtrone e repressivo". I cattivi maestri Salis e Raimo insultano Valditara

Dalla prima festa nazionale di Avs partono gli insulti e le minacce verso il ministro Giuseppe Valditara. Raimo: "Va colpito come la morte nera"

"Cialtrone e repressivo". I cattivi maestri Salis e Raimo insultano Valditara
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"Cialtrone, lurido, repressivo e pericoloso". Dal palco della prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra, davanti a un centinaio di militanti nel piccolo parco Nomentano di Roma, partono i peggiori insulti nei confronti del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Il titolo del dibattito, "Proteggiamo la scuola da Valditara", il primo in assoluto di tutto l'evento che durerà fino a domenica 15 settembre. Secondo gli esponenti di Avs, Valditara non avrebbe inventato nulla di nuovo, ma starebbe solo completando il progetto di scuola impostato anni fa dal duo Tremonti e Gelmini e da Matteo Renzi con la Buona Scuola. Guest star dell'evento è l'eurodeputata Ilaria Salis che, prima di essere eletta a Bruxelles e ancora prima di essere arrestata in Ungheria, era un'insegnante precaria. "Mi trovavo in carcere quando c'è stato il concorso a cui non ho potuto partecipare perché il ministero mi ha risposto che avrei potuto concorrere solo in presenza", rivela la Salis che, parlando in collegamento da Bruxelles, si scaglia contro l'attuale modello di scuola che "è sempre più legata alle esigenze del mercato del mondo capitalistico".

Salis ha poi affrontato il tema "della repressione scolastica" che arriva, a suo dire, sia dalle forze di polizia sia dal mondo della scuola stesso e che colpisce sia gli studenti sia i docenti come Christian Raimo, altro ospite del dibattito, a cui l'eurodeputata esprime tutta la sua solidarietà. "Io sarei orgogliosa degli studenti che lottano per portare avanti i suoi ideali", dice attaccando il "carattere reazionario" del governo nella scuola e nella società. L'europarlamentare non ha dubbi: "La scuola - osserva - è sempre più di classe e di razza". A Milano, rivela Salis, esiste una vera e propria "segregazione scolastica sociale ed etnica di bambini che non hanno cittadinanza italiana" e questo mina l'idea di scuola come "luogo dove, se necessario, si può anche lottare non solo contro la repressione".

Ancora più dure sono le affermazioni dell'altro "cattivo maestro", Christian Raimo che, senza esitazione, dichiara: "Bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara". Il ministro viene descritto come "un bersaglio debole da colpire come si colpisce la morte nera". Secondo Raimo, che si è candidato con Avs alle ultime elezioni Europee ma non è stato eletto, Valditara rappresenta "la cialtronaggine, il classismo, il sessismo, l'abilismo, e il razzismo". E quel che è peggio è che il suo modello di scuola, per l'insegnante e intelletuale romano, durante l'ultimo meeting di Rimini, è stato condiviso anche da politici di differenti aree politiche come il meloniano Francesco Filini, il pentastellato Stefano Patuanelli e la democrat Simona Malpezzi. Nel mirimo di Raimo c'è la visione neoliberista della scuola, apprezzata anche da Comunione e Liberazione e già presente nella Buona Scuola di Renzi. "Gli studenti non sono capitale umano, ma la scuola è il mezzo per selezione del personale", spiega.

E poi aggiunge: "I ragazzi fanno schifo a questo mondo di destra perché rappresentano valori come l'internazionalismo", che è l'opposto di quello dell'amor di patria. "Quando parlo di patria, gli studenti mi ridono in faccia", sentenzia Raimo, convinto che le cose andranno sempre meglio "perché gli insegnanti sono avanti rispetto a Valditara".

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