Le ricette strampalate, gli scandali sollevati e le continue polemiche pretestuose delle opposizioni si confermano sterili. Anzi, in realtà un effetto ce l'hanno: fortificano il governo e Giorgia Meloni nell'opinione pubblica. È questo il paradosso della sinistra: ogni giorno accusa il centrodestra di fare il male del Paese ma, a distanza di oltre due anni dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022, l'operato continua a fare breccia nel cuore degli italiani. Il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera parla chiaro: sale il gradimento sia per l'esecutivo sia per il presidente del Consiglio.
E pensare che la galassia rossa aveva scommesso sulla fine della luna di miele. Che invece c'è ancora e, addirittura, si rafforza. A testimonianza del fatto che i vari polveroni interessano solo una ristretta bolla che crede di poter estendere le proprie convinzioni all'intero elettorato. Senza dimenticare i "fattori esterni". Dallo scandalo dossieraggio all'intervento della magistratura sull'accordo con l'Albania, passando per la mail della toga e la solita sinistra che sogna di sanzionare il nostro Paese. Il risultato? Si registra un miglioramento per Meloni e per il governo da lei guidato.
La valutazione nei confronti del presidente del Consiglio sale di due punti e, rispetto alla rilevazione del 12 settembre, passa da un indice di 44 a 46. Segno positivo anche per l'esecutivo: l'indice di gradimento (ovvero la percentuale dei voti positivi su chi si esprime, esclusi quindi chi "non sa") si attesta a 45, in crescita di un punto nel giro di un mese. Con buona pace di chi delineava scenari nefasti e continua a profetizzare un malcontento sempre più forte nei confronti del governo.
Quanto alle singole formazioni politiche, Fratelli d'Italia resta saldamente il partito con maggiori intenzioni di voto: il 26,8% (-0,7%), superiore al 26% maturato due anni fa, è una quota ancora troppo lontana per il Partito democratico. Che tra l'altro perde lo 0,5% e scivola al 21,1%. Sull'ultimo gradino del podio c'è il Movimento 5 Stelle, stabile al 13,9%. Lieve flessione per Forza Italia, che cala dello 0,1% e va all'8,9%. Invece la Lega incassa lo 0,4% e sale all'8,6%. Seguono Alleanza Verdi-Sinistra italiana al 6,2% (+0,2%), Azione al 2,6% (+0,1%), +Europa al 2,5% (+0,5%), Italia Viva al 2,3% (-0,2%). Chiudono all'1% sia Noi moderati di centrodestra sia Sud chiama Nord, entrambi stabili. Le altre liste hanno un peso del 5,1% (+0,3%); la quota di indecisi, astensione, schede bianche e nulle scende al 41,1% (-0,4%).
Anche il quadro delle coalizioni parla in maniera chiara: il centrodestra può vantare il 45,3% delle intenzioni di voto, in crescita rispetto al 43,8% del 25 settembre 2022. Invece le opposizioni non riescono a unirsi: pesano le infinite spaccature; le contraddizioni e i veti impediscono di delineare una strategia comune. Il centrosinistra, considerando il formato dell'alleanza proposto alle ultime elezioni politiche, resta indietro: Pd, Avs e +Europa si fermano al 29,8%, a oltre 15 punti percentuali di distanza dal centrodestra.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Ipsos;
b) Committente: Corriere della Sera;
c)
d) Totale contatti: 1.000 interviste (su 4.255 contatti);
e) Interviste effettuate nel periodo 22-24 ottobre 2024 con metodo CATI-CAMI-CAWI;
f) Il sondaggio è disponibile qui.
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