Presidente Licia Ronzulli, cosa significa per Forza Italia il ritorno a casa di Silvio Berlusconi?
«La notizia del ritorno a casa del presidente Berlusconi scalda il cuore e ci rende felici. È una grande gioia. Come ha detto lui: è finito un incubo».
Che partito trova?
«Fin da quando è uscito dalla terapia intensiva, il presidente si è rimesso al lavoro, ci ha dato la linea per continuare a portare avanti le nostre battaglie, i cui risultati già si vedono, a cominciare dal voto per il Ponte sullo Stretto, da sempre un suo obiettivo, per proseguire con una grande riforma fiscale. Stiamo lavorando bene e in armonia con la maggioranza. Con il coordinatore nazionale e i dirigenti stiamo gettando basi importanti per far ripartire l'organizzazione del partito, partendo dal basso, da ogni singolo comune, come chiesto dal presidente».
Oggi il premier canadese Trudeau ha criticato il governo sulle politiche del governo relative ai diritti civili, cosa risponde?
«Non accettiamo invasioni di campo peraltro durante un G7 con ben altri temi all'ordine del giorno. L'Italia non è isolata in materia di diritti civili, tutt'altro. Prima di parlare, il premier canadese dovrebbe documentarsi. Proprio due giorni fa il Senato, con la maggioranza in prima linea, ha votato una mozione unitaria per un 'no' chiaro e netto all'omotransfobia. Lottare contro ogni discriminazione non vuol dire, però, che rinunceremo alle nostre lotte contro l'utero in affitto, vietato nel nostro Paese ma diffusissimo proprio in Canada, alla mercificazione del corpo delle donne, alla compravendita di bambini, all'insegnamento dell'ideologia gender nelle scuole, perché per noi la prima agenzia educativa è e resta la famiglia».
A proposito di G7, come giudica l'azione della premier Meloni?
«Si sta muovendo bene e con credibilità. Oggi l'Italia, agli occhi dei grandi del mondo, ha un governo forte, autorevole e considerato, come stiamo vedendo al G7 di Hiroshima. Siamo protagonisti nelle politiche sull'energia, come su quelle relative all'immigrazione. E lo dimostra il successo dei viaggi della Meloni in Africa. Questo, evidentemente, rende nervoso qualcuno, a partire dai francesi, che non perdono occasione per attaccare strumentalmente l'Italia e il suo governo».
Però arrivano critiche da alcuni Paesi europei sulla mancata firma al Mes
«La posizione del governo e di Forza Italia è chiara ed è stata più volte ribadita dal ministro Tajani, che certo non può essere tacciato di antieuropeismo: ci sono molte perplessità sul suo regolamento, non più attuale perché rischia di essere uno strumento controllato da nessuno. Il governo non è sotto tutela, è autorevole e rispettato all'estero, e non può essere obbligato a firmare solo perché gli altri Stati l'hanno fatto».
Sono sotto gli occhi di tutti le immagini delle alluvioni. Come si sta muovendo il governo?
«Lascia sgomenti vedere quelle scene di devastazione e morte. Ma le testimonianze straordinarie di solidarietà umana, dimostrano che siamo un grande popolo. Quando al governo, è intervenuto tempestivamente, sia sotto il profilo dei soccorsi che non smetteremo mai di ringraziare sia sotto quello degli interventi che ha già varato e sta per varare a sostegno delle popolazioni coinvolte, a partire dallo stanziamento di 20 milioni annunciati dal ministro Musumeci, che si vanno ad aggiungere ai 10 già stanziati. Questo in attesa del Consiglio dei ministri.
Ricordo poi che in Senato stiamo affrontando la conversione del Dl siccità, perché sono necessarie misure preventive a lungo termine per mitigare gli effetti di futuri eventi meteorologici estremi, attraverso investimenti mirati nelle infrastrutture e nella messa in sicurezza del territorio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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