“Ha rinunciato alla propria identità”. La Russa smonta la sinistra anti-Meloni

Il presidente del Senato attacca il nuovo corso del Partito democratico: "La sinistra ha rinunciato alla propria identità. Elly Schlein? Che i dem ce la conservino"

“Ha rinunciato alla propria identità”. La Russa smonta la sinistra anti-Meloni
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Da partito popolare a partito “radicale di massa”. Il filosofo Augusto del Noce, già nel 1978, aveva azzeccato perfettamente la trasformazione della sinistra italiana. Il passaggio del Partito democratico da partito popolare a radicale di massa, a ben vedere, ricalca perfettamente la sua teoria. Con una piccola novità: il nuovo corso dem targato Elly Schlein, oltre ai valori identitari della sinistra, ha perso di vista anche le masse. Al presidente del Senato, Ignazio La Russa, non resta altro che fotografare la situazione politica odierna: “La sinistra – spiega a Libero – ha perso memoria della propria storia e dei propri valori”.

La Russa attacca il nuovo Pd

Così facendo, oltre a perdere posizioni rilevanti di governo, ha perso completamente il contatto con la società italiana. Secondo La Russa in politica è tutta una questione di memoria: “Se non hai memoria – sentenzia uno dei fondatori di Fratelli d’Italia - non hai futuro”. L’intero messaggio di La Russa, o almeno gran parte di esso, è rivolto all’attuale opposizione dell’esecutivo Meloni. L’occhio, come al solito, è puntato verso il Partito democratico, ancora partito guida dello schieramento progressista.

“Io credo che all’opposizione dia fastidio il fatto che io stia a Palazzo Madama e Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Ma le sembra normale – aggiunge il presidente del Senato – che l’opposizione pretenda di cambiare la maggioranza, cioè che un partito voglia cambiare il proprio rivale?”. L’attacco diretto nei confronti della neo segretaria dem non tarda ad arrivare:“A me Elly Schlein – assicura La Russa – va benissimo così com’è. Che i dem ce la conservino”. Il presidente del Senato prova a metterla in celia ma, a ben vedere, le sue parole nascondono delle evidenti contraddizioni tipiche di una sinistra scarna politicamente ed estranea ai propri valori storici.

La crisi d'identità della sinistra

Una sinistra che, secondo il presidente La Russa, pecca di una leadership debole e di una perdita totale di identità. “Io – aggiunge il fondatore di Fratelli d’Italia – penso che la crisi dei dem sia dovuta alla presa di coscienza da parte del loro elettorato che il re è nudo”. Il motivo è presto detto:“Specie negli ultimi anni – chiosa il presidente – si è vestito di nulla e ora che servirebbe tirar fuori dal cassetto la sinistra, non sa dove l’ha messa, non la riconosce e non sa cosa mettersi”.

La crisi identitaria dem, al contrario, non ha colpito le fondamenta del centrodestra in generale e di Fratelli d’Italia in particolare. “Giorgia Meloni – sostiene La Russa – come persona non è cambiata affatto. Sempre grintosa, determinata, secchiona e geniale”. Il ragionamento del presidente del Senato, inutile nascondersi dietro un dito, riassume perfettamente l’attuale dinamica politica, parlamentare e culturale.

A fronte di una destra forte nei sondaggi e strettamente collegata con gli elettori, dall’altro lato troviamo un’opposizione debole politicamene ed estremamente divisa al suo interno. Una situazione che, al netto delle istanze ideologiche, non giova alla normale competizione politica tra forze avverse.

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