Landini proclama un altro sciopero contro il governo che taglia le tasse ma taceva con i governi che le aumentavano

Landini proclama un altro sciopero contro il governo che taglia le tasse ma taceva con i governi che le aumentavano

Landini proclama un altro sciopero contro il governo che taglia le tasse ma taceva con i governi che le aumentavano
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C'è sempre un pretesto per scioperare o, se non c'è, si fa in modo che ci sia. Maurizio Landini, il decano della Cgil, lo sa bene e in queste ore ha annunciato un nuovo sciopero per l'11 aprile, contro il governo che più di altri sta attuando tagli alle tasse. "Il governo sicuramente non ha tagliato le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che continuano a pagare il 95% dell'Irpef e ci sono lavoratori che non arrivano a fine mese. Ha favorito profitti perché non li ha tassati e continua a favorire le forme di lavoro autonomo, quello ricco, e non certamente quello povero, e da questo punto di vista non si sta combattendo l'evasione fiscale", ha dichiarato ospite di La7.

Ma tutto questo fervore, Landini, lo ha avuto fino al 2022 quando non solo le tasse non sono state tagliate ma, addirittura, sono state aumentate. Certo non stupisce che fino all'arrivo di Meloni, Landini e i sindacalisti facessero finta di non vedere l'aspetto fiscale perché, d'altronde, non c'era il centrodestra nella stanza dei bottoni. Nel dicembre 2021, per esempio, fecero uno sciopero per la scarsa incisività della manovra e del taglio fiscale per la redistribuzione della ricchezza. Nel 2017, invece, Maurizio Landini ha indetto uno sciopero per le pensioni e nel 2014 l'ha fatto contro il Jobs Act che, per altro, continua a essere uno dei suoi cavalli di battaglia.

"Per me a parità di reddito si devono pagare le stesse tasse, siamo un paese che ha visto aumentare i profitti e calare i salari e le pensioni", ha detto ancora Landini a La7. "Il 90% dell'Irpef la pagano i dipendenti e i pensionati, questo va cambiato, è un problema di qualità della democrazia, non regge un patto sociale, con questa diseguaglianza si va a sbattere. Non hanno tassato un euro degli extraprofitti, non solo delle banche", ha concluso con la solita dose di populismo, che da sempre ne caratterizza l'impegno.

La prossima settimana sarà piuttosto intensa, perché tra giovedì e venerdì Landini ha annunciato ben due scioperi, quello dell'11 "sulle questioni della salute e sicurezza, sulla riforma fiscale perché ci

siamo stancati di essere gli unici a pagare le tasse, e lo facciamo per aumentare i salari nel nostro Paese" insieme alla Uil e poi quello del 12 a Mirafiori contro Stellantis con tutti i sindacati.

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