Il campo largo è una polveriera, con buona pace di chi sognava l'accozzaglia in grado di battere Giorgia Meloni. Dopo quanto accaduto in Liguria, con il passo indietro di Italia Viva sul sostegno ad Andrea Orlando, è guerra aperta tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Intervistato da "Accordi e disaccordi", in onda sabato sera sul Nove, il leader del Movimento 5 Stelle ha ribadito la propria linea: "Ad Andrea Orlando e al Pd abbiamo detto che in Liguria non è possibile imbarcare chi il giorno prima era a sostegno di Bucci. O loro o noi". Un ultimatum alla luce del sole che non si limita all'appuntamento regionale, ma che riguarda Roma e le prossime Politiche.
Conte non ha nascosto i problemi con Elly Schlein -"non si può andare avanti a colpi di ipocrisia" - e non ha lesinato critiche alle mire del Nazareno, che vorrebbe trattare da una posizione di forza con i (presunti) alleati: "Perché il Pd, con questa formula giornalistica del 'campo largo', intende che ci ritroviamo tutti insieme appassionatamente e il pensiero che non viene esplicitato è 'noi Pd, forti del risultato alle europee, possiamo arrivare al 30% e tutte le altre forze si predisporranno, come cespugli, a farci governare'. Temo che i segnali e gli indizi vadano in questa direzione".
La resa dei conti tra Conte e Renzi è nell'aria da tempo, Giuseppi ha definito Italia Viva "una forza politica che vale l'1,2% e che fa perdere 4-5 punti alla coalizione", ma soprattutto come una forza politica deliberatamente orientata a distruggere il M5s: "Quindi il Pd sta accettando che il Movimento sia distrutto. Un pensiero maligno è necessario tirarlo fuori. Si vuole distruggere il Movimento 5 Stelle. Il Pd vuole distruggere il Movimento 5 Stelle?". "Non confondete l'abilità politica con la spregiudicatezza totale, affaristica", ha aggiunto il capo politico grillino.
Come evidenziato in precedenza, la destinataria di tutti questi messaggi è la Schlein, chiamata a prendere una decisione definitiva sul futuro della sinistra dopo una serie di balletti e no comment. Il tutti contro tutti non giova a nessuno e la coesistenza tra forze così diverse non può che produrre un'implosione. Nelle scorse ore Renzi era tornato a lanciare frecciatine all'autoproclamato avvocato del popolo, ponendo l'accento sui motivi di cotanto astio: "Conte non ha fatto la gavetta di partito come me, Schlein, Fratoianni, Meloni, Tajani, Salvini. Noi siamo arrivati a ricoprire spazi di responsabilità facendo la fila, facendo fatica. Ma Conte no. Si è trovato all'improvviso a Palazzo Chigi e come tutti quelli che non hanno fatto la gavetta, lui la considera la sua residenza. Si stupisce al pensiero che possa andarci Schlein.
Per quello mi odia, non per la Liguria, ma perché l'ho tolto di lì. Hanno chiesto di pentirci di questo: io sono orgoglioso di aver tolto Conte da lì e averci messi Mario Draghi". Clima a dir poco rovente...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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