La prima lezione, a quanto pare, non bastava. Il Professor Romando Prodi sale in cattedra e torna a ribadire il concetto. Giorgia Meloni, secondo l’opinione dell’ex premier, non solo è “obbediente a Trump” ma perfino a “Elon Musk”. Abbandonato qualsiasi freno inibitorio l’ex presidente della Commissione Ue torna a bocciare l’operato internazionale del governo e, in particolare, le relazioni geopolitiche della leader di Fratelli d’Italia.
Dal salotto rosso di Piazza Pulita, il programma politico serale condotto da Corrado Formigli, il Professore è tornato sul battibecco a distanza con la premier. Il padre politico del centrosinistra, giova ricordarlo, aveva accusato Meloni di “obbedire” all’attuale amministrazione americana. Sia per quanto riguarda la Guerra in Ucraina sia, evidentemente, se si parla del conflitto in Medio Oriente. La replica del primo ministro italiano, direttamente dal palco di Atreju, non aveva di certo calmato le acque dello scontro. Tanto che, intervistato nel merito, Prodi ha raccontato tutto il suo stupore: “Stavo facendo il minestrone, l’ho sentita urlare il mio nome – ha spiegato - Sono 15 anni che non faccio politica e questa si scaglia con degli improperi del tutto fuori luogo. Perché deve prendersela con uno che dice soltanto le proprie opinioni?”.
Ma questa mattina, incalzato sempre su La 7 a Omnibus, Prodi non lascia, anzi raddoppia: "Meloni ora è obbediente a Trump e pure a Musk". E aggiunge perentorio: "Affidiamo il nostro futuro agli altri o ce lo costruiamo noi? Io non sentito dire nulla alla premier. Noi abbiamo il dovere politico di costruire il nostro futuro". Niente da fare. Prodi è un fiume in piena: “Meloni è stata così cattiva con me, non ho capito perché… perché ho detto che era obbediente? Ma obbediente era poco… Ubbidisce due volte. Quando Meloni mi ha attaccato mi sono quasi spaventato, dei suoi improperi. Ho 86 anni, lo posso dire io…”.
Da qui partano addirittura i distinguo sul caso Sala, uno dei successi più evidenti dell’esecutivo di centrodestra. Secondo Prodi è necessario “metterlo in un contesto”. “Quando io ho liberato Mastrogiacomo – annota Prodi – mica ho avuto il soccorso degli Stati Uniti.
Tutto il Paese ha agito. Meloni si è fatta un obiettivo personale. Il ministro degli Esteri allora è stato molto attivo, adesso non lo so. E’ stata una gran bella cosa, ma per favore mettiamola in un contesto”, conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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