"Vannacci ha detto una sciocchezza. Scurati? Aspetto trilogia su Stalin"

Il presidente del Senato La Russa alla conferenza programmatica di FdI a Pescara: "Salis? Politicizzare la vicenda non aiuta". Poi sul governo: "Consenso più forte, la luna di miele non è finita"

"Vannacci ha detto una sciocchezza. Scurati? Aspetto trilogia su Stalin"
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Dal caso Scurati alla bufera su Vannacci, passando per Ilaria Salis e il governo Meloni: Ignazio La Russa protagonista alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia a Pescara. Intervistato da Bianca Berlinguer, il presidente del Senato è stato incalzato sui principali dossier politici (e non) e non poteva mancare una riflessione su Antonio Scurati e sulle polemiche per la presunta censura del monologo sul 25 aprile in Rai. "Già fa un sacco di soldi parlando di Mussolini, non c'è bisogno che lo aiutiamo anche noi…", ha esordito con ironia l'ex ministro, sottolineando di aspettare "la sua trilogia su Stalin, sono curioso, un uomo illuminato come Scurati". Tornando serio, La Russa ha sottolineato che lui avrebbe mandato in onda il suo intervento ma senza dargli nemmeno una lira. Ma non solo, durante il suo monologo avrebbe inserito un sottotitolo: "Questo signore va in onda, sappiate però che per questo minuto e mezzo prende 1800 euro, sta parlando a fattura".

Altro polverone quello sollevato dal generale Vannacci sulle classi per disabili, parole stigmatizzate sia a destra che a sinistra. La Russa non ha utilizzato troppi giri di parole: "Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap". Il presidente di Palazzo Madama ha aggiunto di non condividere le sue dichiarazioni, ma tra questo e criminalizzarlo c'è una differenza. "Uno deve dire: 'Caro Vannacci, alcune cose che dici non mi piacciono'", ha evidenziato:"Una che proprio non mi piace è questa: come fa un militare a contestare il proprio ministro della Difesa? Non appartiene alla logica dei militari. Per me questo è più grave di tutto il resto". No comment, invece, sulla candidatura del generale alle Europee con la Lega.

Tra le candidature per l'Europarlamento più chiacchierate c'è anche quella di Ilaria Salis, attivista di estrema sinistra detenuta in Ungheria da oltre un anno con l'accusa di aver pestato due estremisti di destra. La Russa ha ribadito l'umana solidarietà verso il padre della maestra lombarda, la sua vicinanza ma anche un consiglio: non politicizzare la vicenda. "Meno politicizzate questa vicenda e più ci sono speranze che la vicenda si risolve", la linea dell'esponente di FdI. "Invece quando c'è stata l'udienza per i domiciliari c'erano in prima fila esponenti della sinistra italiana. Forse speravano che venisse respinta la richiesta". Sulla sua candidatura, La Russa ha rimarcato di non poter discutere le decisioni che prende liberamente una persona, benché detenuta:"Io nei confronti di quella ragazza non nutro simpatia”.

Diretto, senza filtri. Dopo aver rivelato di aver ricevuto una chiamata dal presidente Sergio Mattarella per esprimere solidarietà dopo il post choc pubblicato su Facebook dall'attore Michele Riondino, La Russa ha stroncato senza mezzi termini il clima sul Medio Oriente e le violenze all'interno delle università, con la caccia all'ebreo o all'avversario politico. Ma c'è anche qualcosa di positivo: "Oggi però da molte forze politiche di maggioranza e opposizione, e soprattutto dal presidente della Repubblica, vengono ferme condanne e negli anni '70 non era così". Alle parole della Berlimguer che ha ricordato i 40 mila morti palestinesi, La Russa ha replicato tranchant: "Niente giustifica la violenza o il fatto di impedire a qualcuno di parlare".

La Russa è tornato inoltre a parlare di antifascismo e ha sottolineato che se si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente può essere antifascista. Ma c'è anche l'antifascismo militante degli anni Settanta, che"è un'altra cosa".

Parole positive per il governo guidato da Giorgia Meloni, il migliore risultato è quello dato dagli italiani: "Non è così semplice dopo quasi due anni vedere ancora una sostanziale consenso più forte di quello che c'era al momento del voto perché di solito si dice che la luna di miele in questi casi dura sei mesi, la luna di miele invece continua". Con buona pace dei tifosi della crisi.

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