Caso Almasri, domani Piantedosi e Nordio alla Camera. Ma le opposizioni non ci stanno: ecco perché

Le opposizioni, dimostrando di voler sfruttare l'informativa sul caso Almasri più come leva politica che come strumento per chiarire i fatti, pretendono la presenza del premier in Aula

Carlo Nordio e Matteo Piantedosi
Carlo Nordio e Matteo Piantedosi
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I ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi saranno domani in Aula a partire dalle ore 15.30 per riferire sul caso Almasri. L'appuntamento è stato fissato questa mattina durante la riunione dei capigruppo, così come richiesto dalle opposizioni, che però continuano a lamentare l'assenza in aula del presidente del Consiglio. Non si accontentano di avere il ministro della Giustizia e quello degli Interni all'informativa, puntano i piedi e fanno i "capricci" perché il premier non obbedisce alle loro richieste.

Il punto sul quale gli esponenti dell'opposizione vogliono avere risposte è il rilascio di Almasri, capo delle guardie della prigione libica di Mitiga, sul quale pende un mandato di cattura internazionale spiccato dall'Aia in concomitanza con il suo arrivo in Italia. Il generale libico ha avuto il tempo di girare in mezza Europa prima di arrivare in Italia per assistere a una partita di calcio. "Come avevamo detto la scorsa settimana il Governo non scappa, non scappa dal Parlamento, serviva solo una piccola sospensione temporale dovuta alla necessità di approfondire quanto era successo, un fatto clamoroso. Non c'era nessuna volontà dilatoria di rimandare all'infinito, ma la volontà di rispondere al Parlamento", ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

Le risposte che le opposizioni chiedono, d'altronde, possono essere fornite anche dal ministro degli Interni e da quello della Giustizia, che per altro sono stati iscritti con il premier Meloni e il sottosegretario Mantovano nel registro degli indagati dalla procura di Roma. Da qui si capisce che quanto vogliono le opposizioni è solamente la figura simbolica del presidente del Consiglio in parlamento. La richiesta di chiarimenti è strumentale a uno scopo politico e va oltre la forma. "I ministri Nordio e Piantedosi sono in grado di dare risposte adeguate e di garantire la massima informazione", ha aggiunto Ciriani.

"Emergono due cose: la prima è che l'opposizione dura paga, perché il passo in avanti è che ci volevano mandare il ministro Ciriani la scorsa settimana, adesso vengono Nordio e Piantedosi. La seconda cosa è che Meloni si nasconde dietro ai suoi ministri, questa è la realtà, questo è il dato di fatto, e continua a scappare dall'Aula", attacca il capogruppo del Movimento cinque stelle alla Camera, Riccardo Ricciardi. "Finalmente arriva la disponibilità del governo a informare il Parlamento ma la presidente Meloni si sottrae", sono le parole del segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Le opposizioni hanno attaccato il governo anche sulla mancata diretta tv sulla Rai, che però nel pomeriggio è stata confermata da Maurizio Gasparri, capogruppo di FI al Senato. Tuttavia, la diretta dell'informativa sarebbe comunque stata regolarmente trasmessa in diretta su tv satellitare e sui canali web della Camera.

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