Bonaccini, De Luca & co: vince la Schlein e perdono i governatori dem

Il risultato delle primarie Pd indica per loro un segnale di sfratto. Insieme a Bonaccini, candidato in prima persona per la segreteria nazionale, erano schierati tutti e quattro i governatori dem

Bonaccini, De Luca & co: vince la Schlein e perdono i governatori dem

Dopo le ultime elezioni in Lazio e Lombardia, conquistate dal centrodestra, in Italia sono rimaste solo quattro le regioni colorate di rosso: l’Emilia Romagna con Stefano Bonaccini, la Toscana con Eugenio Giani, e Campania e Puglia con i due cacicchi Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Ma anche il risultato delle primarie Pd indica per loro un segnale di sfratto.

Insieme a Bonaccini, candidato in prima persona per la segreteria nazionale, erano schierati tutti i governatori dem. La vittoria di Schlein li ha travolti, segnando non solo un improbabile appoggio del Nazareno a eventuali futuri mandati, ma anche una perdita del consenso in casa propria. Proprio gli amministratori locali, che secondo Bonaccini dovevano diventare la nuova classe dirigente, poiché i più vicini al territorio e ai suoi bisogni, nonché gli unici che vincono le elezioni, hanno preso una clamorosa batosta.

La più evidente certamente è quella di Bonaccini, che ha perso persino a Bologna. Ma la più clamorosa è in Toscana, dove per Bonaccini erano schierati il governatore Giani, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il senatore Dario Parrini, la deputata ex segretaria toscana Simona Bonafè e soprattutto Dario Nardella, che Bonaccini aveva voluto addirittura come coordinatore nazionale della mozione.

Ma non sono stati capaci di vincere neppure a casa loro, perdendo sia a Firenze che in Toscana. Dove hanno perso anche il congresso regionale, con Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisegno, che ha battuto con diecimila voti di distacco la sfidante Valentina Mercanti sostenuta da tutta l’amministrazione.

E alla luce di questa ondata a nulla sono servite le vittorie di Bonaccini in Campania e Puglia, trainate dai due governatori schieratissimi. Anche il loro sultanato inizia a tremare. Se infatti a De Luca il neo segretario Elly Schlein ha già detto di essere contraria a un suo terzo mandato, la stessa cosa deve valere anche per Emiliano che ne ha già fatti due. Proprio qualche settimana fa anche il governatore pugliese aveva annunciato di essere pronto a ricandidarsi, ovviamente garantendo il cambio della legge anche per i sindaci, così da blindare un terzo mandato al comune di Bari per il suo fido Antonio Decaro.

Anche il presidente dell’Anci però era schierato con Bonaccini, e già si vedeva nella segreteria nazionale Pd, e ora dovrà contenere le sue ambizioni.

Perché questa volta ad aver perso il voto degli elettori sono proprio gli amministratori locali, gli ultimi rossi rimasti a gestire il potere.

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