Già ce li immaginiamo i detrattori di questa rubrica. Già ce li immaginiamo i loro sfottò sui social network del Giornale. Già ce li immaginiamo i commenti provocatori: perché non parlate di Fratelli d'Italia? Perché non "premiate" i giovanotti di Gioventù Nazionale che vanno in giro a fare i saluti romani e a lasciarsi andare a commenti antisemiti? Ecco il perché: le frasi di quattro cretini, come ebbe a chiamare lo stesso Giorgio Almirante altri ragazzotti del Msi che nel 1979, a Varese, avevano insultato la squadra di basket di Israele, non identificano certo tutto il partito né ne qualificano la linea politica. Di cretini, sono più o meno pieni tutti i partiti. Quello che poi conta, alla fine, è appunto la linea politica e quella dettata da Giorgia Meloni e dai vertici di Fratelli d'Italia non ha mai messo in dubbio l'amicizia nei confronti del popolo ebraico e soprattutto sono sempre stati categorici nell'opporsi a qualsiasi forma di antisemitismo.
Fatta questa premessa veniamo al podio dei peggiori. Al terzo posto, questa settimana, troviamo la coppia antifà: Roberto Saviano e Corrado Formigli che, per promuovere l'evento di FanPage contro Gioventù Nazionale, ha rispolverato la canzone dei 99 Posse "Rigurgito antifascista". Il ritornello "Se vedo un punto nero ci sparo a vista" ricorda lo slogan degli anni di Piombo "Uccidere un fascista non è reato". Purtroppo dagli anni Sessanta a oggi la sinistra non ha mai abbandonato quel linguaggio violento. Prima lo usavano contro Silvio Berlusconi, oggi contro Giorgia Meloni. Il dramma è che anche per alcuni "onorevoli", che siedono comodamente in Parlamento, la nostra premier dovrebbe essere massacrata e appesa a testa in giù. Ma a questi odiatori seriali lei fa spallucce e tira dritto: "Le parole e i modi violenti usati dalla sinistra non sono altro che una difesa disperata dello status quo, una condizione di privilegio che ha garantito alcuni a scapito della maggioranza degli italiani. Noi abbiamo promesso che avremmo cambiato le cose e andremo avanti. Andremo avanti con il sorriso, con determinazione, senza farci intimorire sempre e solo nell'interesse della Nazione".
Al secondo posto della nostra classifica torna con prepotenza, anche questa settimana, la neo eurodeputata Ilaria Salis. Nei giorni scorsi l'arrivo in Unione europea: badge, selfie e post su tutti i social network. Nulla di male, per carità. È stata votata. E pure da tanti. Ed ora è sacrosanto che sia lì a rappresentarli. Un po' meno se, dopo aver occupato case e lasciato debiti non saldati, promette di portare questa battaglia di illegalità anche in Europa. Per l'eurodeputata di Avs entrare in modo abusivo in un appartamento, che è di qualcun altro, "è un atto di resistenza". Su Facebook, subito dopo essere stata eletta, ha scritto chiaramente che "essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso". Vergognoso, non c'è che dire. Anche se non tutti, purtroppo, la pensano come noi. A sinistra sono, infatti, tanti a darle man forte. Una su tutti: Ilaria Cucchi. A detta sua quella portata avanti dalla Salis sarebbe addirittura "una battaglia nobile".
Al primo posto troviamo Elly Schlein e la sinistra anti italiana che tifa contro il governo, e quindi contro il nostro Paese, nella partita sulle nomine in Europa. Sebbene il voto alle recenti elezioni europee abbia premiato la linea della Meloni e stangato quella di Macron e di Scholz, Francia e Germania continuano a voler fare come se nulla fosse mettendo le mani su tutte le poltrone possibili. Ma i dem, anziché indignarsi e far quadrato attorno al governo italiano, dicono che fanno bene a non trattare con l'Italia.
"La Meloni - ecco le parole della segretaria del Partito democratico - non si lamenti se nel Parlamento europeo, dove i socialisti hanno più deputati, ci opponiamo a qualsiasi alleanza con voi e con i vostri alleati che non credono nell'Unione europea". Ecco chi fa il male del nostro Paese, ecco chi ci vorrebbe sempre e comunque al guinzaglio di altri Stati, ecco chi non pensa al futuro degli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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