Una fugace stretta di mano non esattamente colma di affetto (senza nemmeno guardarsi negli occhi), nessuna parola scambiata, cenni di sorriso forzati a favore di macchine fotografiche e telecamere e poi ognuno per la propria strada. Le scorie del caso Bari si fanno sentire eccome nel centrosinistra e di certo il primo incontro pubblico tra Elly Schlein e Giuseppe Conte dopo la cancellazione delle primarie di coalizione del capoluogo pugliese ha rappresentato plasticamente la freddezza che sussiste ancora tra i leader di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il tutto avviene ad appena quattro giorni dalla spaccatura in vista delle elezioni comunali dei prossimi 8 e 9 giugno.
L'occasione della nuova rimpatriata tra i due grandi (ex?) amici del "campo largo" viene concessa loro da un convegno sull'emergenza climatica tenuto questa mattina a Roma ai quali entrambi erano stati invitati ben prima che lo scandalo giudiziario esploso in Puglia facesse scoperchiare tutte le contraddizioni dentro la coalizione del centrosinistra, con la sfida tra il dem Vito Leccese e il filo-grillino Michele Laforgia per la successione ad Antonio Decaro a sindaco di Bari - prevista per la scorsa domenica - che è stata annullata dopo che Conte ha ritenuto che non ci fossero più le condizioni per portare gli elettori del Pd e M5s ai gazebo. Il weekend che ne è seguito è stato caratterizzato da tensioni e attacchi reciproci tra i due e il grande freddo sta proseguendo anche in queste ore.
Organizzato alla Camera dei Deputati da esponenti democratici e pentastellati, l'unico intervento previsto nel convegno odierno (oltre ai relatori equamente divisi tra 5 stelle e dem, come Annalisa Corrado e Camilla Laureti) era quello di Conte. In mattinata, invece, si è appreso che sia il leader del M5s sia la segretaria del Pd avrebbero concluso l'evento. E così è stato. Peccato che, tra i due, solo Schlein si sia presentata puntuale all'appuntamento: la capa del Nazareno ha così tenuto la sua breve relazione sulla crisi climatica e si è seduta in prima fila in attesa di ascoltare l'ex presidente del Consiglio, il quale però tardava ad arrivare.
Il ritardo di Giuseppi è stato estenuante, tant'è che gli organizzatori si sono dovuti impegnare ad allungare un po' il brodo del convegno. Schlein è sempre seduta tra gli scranni dell'aula dei Gruppi parlamentari in compagnia del fidato Igor Taruffi, responsabile dell’organizzazione Pd. Alla fine Conte - quasi in versione Nanni Moretti in "Ecce Bombo" ("Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?") - è arrivato ed ha concluso l'evento. "Saluto Elly Schlein, che vedo insieme a Taruffi, che sta lavorando in questi giorni...", l'esordio dell'ex premier, che è sembrato un saluto abbastanza acido rivolto agli alleati con i quali ha litigato.
A seguire, più a dire la verità a causa della sollecitazione manifestata dagli organizzatori dell'evento e dei fotografi presenti, i due leader di partito si sono prestati alla photo opportunity e alla stretta di mano di prassi. In mezzo a loro la Corrado che, più che la moderatrice tra i due, pareva dovesse fungere a casco blu dell'Onu. "Come va con Conte? Sempre bene, come vedete", si è limitata ad affermare la Schlein ai giornalisti che le chiedevano un commento sull'attualità politica.
Ancora più telegrafico Conte: "C'è stata la stretta di mano". Alla fine, i due esponenti si sono allontanati in direzioni opposte senza scambiare una sola parola. Per riappacificarsi e trovare un accordo sul voto amministrativo ci sarà (forse) un'altra occasione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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