Roma - Hanno tentato di farci credere che in Italia il mercato del lavoro discrimina le donne e che la casta maschile schiaccia il gentil sesso. Roba da lotte femministe. Eppure, dati alla mano, l’Ufficio studi di Confartigianato mostra l'altra faccia dell'otto marzo. Nonostante le forti difficoltà delle donne ad accedere al mercato del lavoro e nonostante gli effetti della crisi economica, l’Italia ha il primato in tutta Europa per numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome. Una verità che domani, quando la sinistra scenderà in piazza per urlare contro il governo nessuno vorrà raccontare.
Il primato dell'Italia sull'Europa Sarà una questione di punti di vista. Ma i dati parlano chiaro. Se in mattinata la Cgil denuncia che troppe donne sono "precarie e segregate", nel pomeriggio l’Ufficio studi di Confartigianato svela un altro scenario, praticamente agli antipodi. il nostro Paese registra 1.482.200 imprenditrici a fronte di 1.340.900 imprenditrici della Germania, 1.168.300 del Regno Unito, 1.016.800 della Polonia, 938.400 della Spagna e 798.700 della Francia. Questa leadership europea viene confermata anche dal peso che l’imprenditoria femminile ha sul totale delle donne occupate: in Italia questa quota è del 16,2 per cento, di gran lunga superiore al 10,2 per cento della media dell’Eurozona. Il lavoro autonomo, sottolinea ancora l’indagine, è una importante chiave di accesso al mercato del lavoro per le donne nel Centro e nel Mezzogiorno.
Le verità nascoste dalla sinistra La Confartigianato ha "fotografato" l’esercito di 16mila imprenditrici artigiane che svolgono "mestieri da uomini". Ma questo primato verrà nascosto dalla sinistra che domani sarà in piazza per strumentalizzare la festa delle donne. A Roma il Partito democratico organizza una manifestazione dal titolo "Oltre Arcore c’è la dignità dell’Italia", al termine della quale una delegazione dguidata dalla Bindi consegnerà a Palazzo Chigi le firme per mandare a casa il Cavaliere. Le stesse firme che, nei giorni scorsi, ilGiornale.it aveva smascherato essere per la maggior parte false. "Un’occasione persa, il modo peggiore con il quale le donne si fanno strumento di uomini al servizio di una parte politica che domani userà la piazza per manifestare contro il premier", denuncia il sottosegretario Daniela Santanchè. Domani, infatti, si sarebbe potuto usare la ricorrenza per ricordare di Yara e Sarah: due giovani donne vittime della violenza.
"Sarebbe stata bella una piazza di donne riunite nel loro ricordo - continua la Santanché - un’occasione nella quale riflettere ed interrogarsi su come fare per evitare che le donne siano vittime di tali, efferati delitti. Che bell’esempio sarebbe stato anche per le giovani donne". Invece -sarà un’occasione persa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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