Lampedusa, ancora tensione per gli immigrati Stop alla nave col materiale: "No alla tendopoli"

L'isola scoppia. Oltre 4mila i clandestini che sono sbarcati nelle ultime settimane sul territorio italiano. Il sindcato de Rubeis comanda la protesta: "Non lasceremo scaricare la nave con le tende per far restare gli stranieri qui, vanno trasferiti nelle altre Regioni d'Italia"

Lampedusa, ancora tensione per gli immigrati 
Stop alla nave col materiale: "No alla tendopoli"

Lampedusa - No alla tendopoli per gli immigrati. I cittadini di Lampedusa scendono in piazza contro l’allestimento della tendopoli dove dovrebbero essere accolte le centinaia di immigrati nordafricani. Al momento sono presenti oltre 4mila magrebini e i residenti, che già due giorni fa avevano protestato sfondando un cancello del porto e impedito l’attracco di uno dei barconi carichi di clandestini, "sono esasperati". A guidare la protesta è lo stesso sindaco Bernardino De Rubeis, il quale ha ribadito con forza il suo secco rifiuto all’accampamento, e annunciato di voler impedire lo sbarco dalla nave già arrivata in porto, del materiale per montare le tende.

L'emergenza La decisione di allestire la tendopoli era giunta dopo l’approdo a Lampedusa di migliaia di clandestini che ha determinato il collasso al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola. Nella struttura infatti sono ospitate circa 3mila persone, a fronte di una capienza di 850 posti. A questi sono da aggiungere i quasi 800 clandestini in giro per le strade del paese, e che al momento non hanno un riparo dove trascorrere la notte.

Il commissario per l’emergenza immigrati Giuseppe Caruso ha chiesto agli abitanti di Lampedusa di cessare la protesta, a favore di una maggior comprensione del momento critico, e ha auspicato l’intervento di una nave della Marina militare che possa trasferire da Lampedusa alla Sicilia almeno 2mila persone.

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