"In Italia vedo appelli a protestare mossi dall'ossessione assoluta e accecante della mitica lotta contro l'imperialismo americano. Come fa Vendola a dire nè con Gheddafi nè con le bombe?". Chi attacca così chiaramente il leader di Sinistra ecologia e libertà? Un politico del Pdl o un intelletuale di centrodestra? No, il leader Verde Daniel Cohn-Bendit. Politico, ecologista e contestatore: uno dei massimi esponenti del Maggio sessantottino in Francia. Uno che, per intenderci, chiamavano Dany il rosso. Non solo per il colore dei capelli... Dalle colonne di Repubblica censura, senzi mezzi termini, i comportamenti della sinistra italiana.
"Attenti, ragazzi, chi scende in piazza contro la missione internazionale cerca magari una terza via ma di fatto non è neutrale, bensì con Gheddafi", ammonisce Cohn- Bendit. Poi una stoccata ai nipotini di Marx che continuano a pontificare in tutto il mondo Occidentale: "Spesso chi protesta nel mondo del benessere non s'immagina cosa sia vivere sotto i dittatori come Gheddafi. Ciò a che fare con le ideologie marxiste-leniniste: il mondo diviso in cattivi e buoni, l'imperialismo cattivo e tutti i suoi nemici".
Una bella lezione per chi s'illude di poter interpretare la realtà con le stesse categorie di mezzo secolo fa. "Vedo appelli anti raid solo in Italia o in Grecia dai neostalinisti. Sono prigionieri delle categorie degli anni '50".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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