Arrivano i nuovi secondi. Ciò non significa che le lancette gireranno in modo diverso o che scomparirà la nota unità di misura. Aumenterà soltanto la precisione con cui verrà misurata e di conseguenza saremo sempre più precisi nell’indicare una determinata frazione di tempo.
A rivelare la notizia è l’ufficio internazionale dei pesi e delle misure (Bipm). L’istituzione, poco nota all’opinione pubblica, si occupa appunto di aggiornare il Sistema internazionale di unità di misura (Si). Tale indice è presente nella vita di tutti i giorni. Basti pensare che senza di esso non esisterebbe neanche internet.
A diffondere la volontà dei metrologi, gli scienziati che si occupano della definizione delle unità di misure, comprese quelle temporali, è stato il New York Times. Il fisico Noël C. Dimarcq, infatti, ha sottolineato l’importanza del secondo nella nostra esistenza: "Tutte le unità non sono autonome, ma dipendono da quest’ultima. Potresti andare dal fruttivendolo e dire tranquillamente non vorrei un chilogrammo di patate, ma una quantità di secondi di patate”.
Per tale ragione, scopo del cambiamento sarà proprio rendere la misurazione del tempo sempre meno approssimativa. Se prima il secondo era considerato frazione del giorno solare medio ed era possibile calcolarlo in base alla rotazione della Terra, con gli orologi atomici ottici, si è arrivati a verificare che il tempo cambia se siamo più vicini o meno al centro di un pianeta. Cambia, pertanto, se siamo al livello del mare o in alta quota.
Ecco perché la forza delle maree e la fusione ad alte latitudini dei ghiacciai, sono aspetti che non possono essere ignorati dalla scienza.
La ricerca, però, non si è fatta trovare, ancora una volta, impreparata e potrà avviare quindi una rivoluzione, che seppur silenziosa, modificherà la nostra vita entro la fine del decennio, senza che ce ne accorgiamo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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