Alla Loggia dei Mercanti una fotografia delle milanesi

A due passi dal Duomo inaugurata la mostra fotografica, promossa dall'assessorato alla Salute, sulla condizione dlle donne in città, tra arte, volontariato e impresa. In città lavora il 61% delle donne contro la media nazionale del 47% e vive il 40% delle manager italiane

La donna nell'arte, protagonista del mondo del volontariato, e dell'impresa. Offre uno spaccato della condizione femminile nella nostra città la mostra «Milano delle donne», percorso dedicato all'universo rosa promosso dall'Assessorato alla Salute del Comune. L'esibizione allestita nella Loggia dei Mercanti, uno dei luoghi più significativi della nostra città, raccoglie fotografie sulla depressione e la sofferenza del corpo femminile (sezione «Donne nell'arte»), immagini delle volontarie dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e del Centro Psiche Donna (sezione «Donne nel volontariato») ed esempi di impegno nello sviluppo di progetti legati all'alimentazione e alla salvaguardia delle tradizioni («Donne nel mondo dell'impresa»).
Parallelamente alla mostra, sono previste una serie di performance con azioni di Guerilla Art: un corteo di donne che «vestiranno» l'Arte e la porteranno nelle strade, guidata dalla performer-attrice Xena Zupanic.
Volendo analizzare la condizione femminile in numeri si vedee come Miolano rappresneti un'eccezione positiva nel panorama nazionale. A Milano lavora il 61% delle donne contro la media nazionale del 47% e vive il 40% delle manager italiane. Nella nostra città, infatti, un manager su 10 è donna.
«Milano è la capitale del lavoro in rosa - il commento dell'assesore alla Salute gianpaolo Landi di Chiavenna -. In netta controtendenza con il resto d'Italia e sicuramente a ragione dell'eccellenza terziaria, scientifica e intellettuale della città. Ma i problemi aperti ci sono, a partire dalla condizione sul lavoro, nel trattamento contrattuale e salariale». Secondo i dati presentati dall'assessore il sistema lavoro in Italia perde 7 punti percentuali di Pil ogni anno a causa della sotto-occupazione femminile, mentre più della metà delle under 30 del nostro Paese teme o rimanda la gravidanza perché vive una situazione contrattuale precaria.

Il 63% delle milanesi vorrebbe più flessibilità sul lavoro e aiuti concreti per coniugare in modo più eclettico professione e famiglia. Il 97% chiede il «congedo» anche per i papà, per coinvolgere i maschi nella crescita del figlio.

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