"Prima Berlusconi, ora Meloni...". L'inquietante profezia sulle mosse delle toghe

Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, mette in guardia Meloni sul caso Almasri: "È peggio di un complotto, c'è il continuo uso politico della giustizia"

"Prima Berlusconi, ora Meloni...". L'inquietante profezia sulle mosse delle toghe
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La clava dell’uso politico della giustizia in primis ha colpito Silvio Berlusconi e ora, solo in un secondo momento, ha nel mirino Giorgia Meloni e il governo che presiede. Questo il ragionamento del senatore forzista Maurizio Gasparri che, per spiegare il nodo Almasri e l’odierna vicenda giudiziaria che ha colpito la premier, riesce a pescare nel passato l’esempio del Cavaliere, allora presidente del Consiglio e primo vero “martire della giustizia” nell’area del centrodestra odierno.

"Non c'è un complotto, ho visto una schifezza, che è peggio di un complotto. C'è il continuo uso politico della giustizia", ha esordito Gasparri a margine della riunione della segreteria regionale del partito. Il riferimento è al terremoto giudiziario che ha colpito il governo Meloni negli ultimi giorni. Il presidente del consiglio risulta iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per i reati di peculato e favoreggiamento.

Indagati per il caso Almasri risultano anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Tralasciando le basi poco solide della denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, da cui poi prende piede la notifica della Procura, a sorprendere è il timing quantomeno dubbioso della giustizia. Una riflessione che, non solo da Palazzo Chigi, ha fatto pensare al grande tallone d’Achille italiano: il carattere politico della magistratura.

Tra questi, anche il senatore Gasparri. "Lo spiegò Palamara anni fa, all'epoca era magistrato del Csm. In un'intercettazione, perché i magistrati alla fine si intercettano anche da soli, sul caso Salvini e delle navi dei migranti, un magistrato di Viterbo gli diceva 'Salvini è innocente, ci hanno detto che lo dobbiamo attaccarè. Quella frase di Palamara spiega tutto", ha ricordato Gasparri, riferendosi al cosiddeto “Sistema Palamara”. Poi, entrando nel merito della questione che interessa Meloni, il senatore ha le idee chiare.

“Non so se è un complotto o una strategia, vorrei capire da Palamara chi glielo diceva di attaccare Salvini. Berlusconi è stato un martire della giustizia, ora la Meloni e gli altri esponenti di governo. È successo a Renzi e ad altri, quindi c'è un uso politico di alcune postazioni, non so se c'è una cabina di regia. Anche questa vicenda dimostra come è stata gestita in maniera opinabile", ha aggiunto Gasparri.

Lo scontro in atto, ha concluso, dimostra quanto ci sia un "uso politico della giustizia e quindi riteniamo che con la separazione delle carriere ma soprattutto con la depoliticizzazione del Csm e con il sorteggio del Csm, si evitano correnti e stratificazioni”.

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