
I punti chiave
Dopo la forte ondata di maltempo che ha messo in ginocchio soprattutto alcune regioni del Centro-Nord, è il momento di tirare un po' il fiato dal punto di vista delle precipitazioni con una fase asciutta ma senz'altro con molto più freddo rispetto a quanto vissuto finora quando hanno avuto la meglio correnti più miti meridionali. Aria di origine artica, infatti, sta per fare il suo ingresso dai Balcani provocando cali termici anche di 10-12°C rispetto ai valori attuali.
Quanto freddo farà
"Ora dovremo fare i conti anche con il ritorno del freddo invernale", spiega Stefano Rossi de Ilmeteo.it. A causa dei valori molto elevati dei giorni scorsi, il calo termico sarà più sensibile al Sud e sulla Sicilia dove si sono toccate punte di 28-29°C: sarò soprattutto su queste zone che le temperature crolleranno di una decina di gradi ma con i valori diurni comunque superiori alle medie del periodo. Discorso diverso per le regioni settentrionali dove da martedì 18 marzo si farà sentire la massa d'aria fredda con i valori diurni che faranno fatica a superare i 10°C anche in pianura e minime ovunque a una cifra e vicine allo 0°C ma anche al di sotto come nel caso di Bologna con -1°C mentre le altre grandi città di Piemonte, Lombardia e Veneto non andranno sotto i 3-4°C.
L'effetto wind-chill
Discorso molto simile anche per le regioni centrali eccetto il Lazio dove di giorno si salirà sopra i 10-12°C ma durante le ore notturne farà freddo ovunque con minime di 1°C a L'Aquila, 2°C a Perugia e 5°C ad Ancona per fare alcuni esempi. Attenzione, però: i venti freddi da Grecale (Nord-Est) contribuiranno a far percepire un freddo maggiore di quello reale (il cosiddetto effetto wind-chill) specialmente sul Triveneto e sulle zone adriatiche che sono molto esposte a questo tipo di configurazione. A metà settimana andranno sotto zero anche città come Campobasso e Potenza con temperature minime comprese fra -3°C e -4°C. Questo colpo di coda invernale provocherà gelate anche sulle zone di pianura.
La durata della fase invernale
"Questa nuova impronta nella circolazione generale ci terrà compagnia sicuramente fino alle giornate di mercoledì 19 e giovedì 20, in attesa di un nuovo e possibile ritorno del flusso atlantico, pronto a inviare, tra venerdì 21 e sabato 22, una nuova perturbazione", spiega l'esperto.
Non dimentichiamoci che la primavera avanza (debutterà il 20 marzo) e il sole più alto nel cielo farà inevitabilmente aumentare le temperature che non potranno più raggiungere valori così freddi come accadeva fino a poche settimane fa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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