Il Milan e Lega Serie A parti civili contro gli ultrà

Nel processo, davanti alla Sesta sezione penale, chiederà di essere parte civile, per l'eventuale risarcimento dei danni subiti, anche la Lega Serie A

Il Milan e Lega Serie A parti civili contro gli ultrà
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Le «violenze poste in essere allo stadio», contro gli steward e contro gli altri tifosi, sono in realtà «contro qualsiasi spettatore» e generano «un clima di diffuso timore», causando anche «un rilevante danno economico per la società», anche perché «inevitabilmente un gran numero di persone», in particolare «quelle più fragili» come anziani e bambini, vengono «dissuase dall'assistere alle partite» del Milan. Lo scrive l'avvocato Enrico de Castiglione, legale del club rossonero, nell'atto di costituzione come parte civile nel primo processo milanese iniziato ieri e scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia, Guardia di finanza e Procura sugli ultras delle curve di San Siro. Atto con cui si chiede il riconoscimento di danni non patrimoniali di immagine e patrimoniali, anche perchè «i tifosi» rappresentano per le squadre di calcio «una delle principali risorse economiche». L'associazione per delinquere della «Curva Sud», si legge ancora, avrebbe fatto dello stadio «un territorio di propria pertinenza da presidiare con la violenza», intimidendo chiunque «tenti di limitare l'egemonia del consorzio criminale». Tra i fatti riportati nell'atto ci sono, oltre alle aggressioni agli steward, gli ingressi «abusivi allo stadio di centinaia di persone» che erano favoriti dalle violenze del gruppo della Sud, per ogni partita casalinga del Milan.

Nel processo, davanti alla Sesta sezione penale, chiederà di essere parte civile, per l'eventuale risarcimento dei danni subiti, anche la Lega Serie A con l'avvocato Salvatore Pino. Il processo immediato, con rito ordinario, vede imputati gli ultrà rossoneri Christian Rosiello, anche ex bodyguard del rapper Fedez (non coinvolto in questo procedimento), Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Curva Sud Luca Lucci, il quale come i capi della Nord interista, Andrea Beretta e Marco Ferdico hanno scelto il rito abbreviato che partirà il 4 marzo con 19 imputati in tutto.

Il maxi-blitz con 19 arresti risale a fine settembre 2024. I tre ultrà, come gli altri della Sud arrestati nell'inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ad una serie di episodi di estorsioni e «aggressioni».

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