Il pesante impatto economico della pandemia Covid-19 sui conti di Sea Aeroporti di Milano, che gestisce gli scali di Malpensa e di Linate, fotografa perfettamente la crisi globale del trasporto aereo colpito dall’emergenza sanitaria. Scenario che emerge dal progetto di bilancio e dalla dichiarazione non finanziaria 2020 approvato dal cda di Sea Spa.
Anno, il 2020, che a causa dell’effetto Covid ha visto il numero dei passeggeri serviti dal sistema aeroportuale milanese calare del 73,1%, a quota 9,5 milioni contro i 35,3 milioni del 2019. I ricavi nel periodo sono scesi del 63,6% a 257 milioni di euro dai 449,9 milioni dell'anno precedente mentre i costi di gestione sono stati pari a 285,9 milioni, in riduzione del 34,6% rispetto all'esercizio precedente. Nei successivi quattro mesi, il traffico ha subito una drastica flessione sino a toccare, a marzo e aprile, una riduzione del -99% rispetto agli stessi mesi del 2019.
Il risultato netto di gruppo ha registrato una perdita di 128,6 milioni di euro, in diminuzione di 253 milioni rispetto all'esercizio precedente, che aveva registrato un utile di 124,4 milioni. L'indebitamento finanziario netto, pari a 626,7 milioni di euro, è in aumento di 175,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (450,9 milioni di euro) per effetto dell'assorbimento di liquidità della gestione corrente e degli esborsi per investimenti, questi ultimi prevalentemente relativi alle significative realizzazioni del secondo semestre 2019, tra cui il rifacimento della pista di Linate.
Anno che, spiega Sea, dal punto di vista dei passeggeri e dei voli ha visto il susseguirsi di diversi Dpcm del Governo. Quello del 12 marzo 2020, ha stabilito la chiusura dello scalo di Milano Linate a partire dal 16 marzo, mentre a Milano Malpensa l’esiguo traffico residuo è stato gestito dal Terminal 2 fino al 14 giugno. Dal 15 giugno, per garantire il rispetto degli obblighi di distanziamento sociale, è stato deciso il trasferimento delle attività al Terminal 1 e la contestuale chiusura del Terminal 2, scalo con capacità e dimensioni inferiori.
Il Dpcm del 1° luglio 2020 ha nuovamente permesso gli spostamenti tra i Paesi a livello intra-europeo e il Dpcm del 13 luglio 2020 ha riavviato l’operatività di Linate, si è verificata una parziale ripresa del traffico passeggeri. Fase di recupero che si è mantenuta per il periodo estivo, con picchi registrati nei mesi di luglio agosto e settembre (nei tre mesi sono stati gestiti 2,9 milioni di passeggeri, in media del 70,9% inferiori rispetto al 2019).
Una nuova riduzione del traffico è stata registrata a seguito del Dpcm del 25 ottobre che ha nuovamente limitato gli spostamenti tra le regioni penalizzando principalmente il trasporto aereo verso destinazioni domestiche. In risposta ai nuovi volumi di traffico, a partire dall’11 novembre, sullo scalo di Malpensa è rimasto operativo il solo Satellite centrale mentre quelli nord e sud sono stati temporaneamente chiusi.
Il traffico merci nel 2020, ha registrato 512 mila tonnellate, in contrazione solo del -7,1% rispetto al 2019. La riduzione è stata contenuta principalmente grazie alla significativa crescita dei vettori all cargo (movimenti +55,7% e merce trasportata + 19,8%). Durante la fase di lockdown, la Cargo City di Milano Malpensa è stata l’hub di riferimento per l’importazione via aerea delle attrezzature anti-covid e unico gateway italiano dell’air cargo internazionale di beni non-umanitari (tra cui in particolare quelli e-commerce). Anche nella restante parte del 2020, in particolare dopo l'apertura del nuovo South Europe and Mediterranean Hubs di Dhl, il traffico merci ha registrato una dinamica in controtendenza rispetto a quello di aviazione commerciale.
L’aviazione generale gestita da Sea Prime ha totalizzato 15.655 movimenti, in flessione del -36,1% rispetto al 2019, nonostante l’operatività dei terminal dedicati non sia mai stata interrotta.
Gli investimenti realizzati nel 2020 a Milano Malpensa e Milano Linate ammontano a 61,8 milioni di euro in netta riduzione rispetto all’andamento degli anni scorsi a causa dell’emergenza Covid-19, che ha portato alla revisione e rimodulazione del piano e al posticipo di una serie di attività non strettamente necessarie.
Il Gruppo Sea ricorda di aver completato con successo lo scorso ottobre il processo di rifinanziamento del bond in scadenza ad aprile 2021, mediante una nuova emissione obbligazionaria da 300 milioni di euro riservata ad investitori istituzionali.
Inoltre, per rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria, sono state sottoscritte ulteriori nuove linee di finanziamento per 400 milioni di euro complessivi che si aggiungono alle linee di credito irrevocabili ancora disponibili per 390 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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