Il Consiglio comunale ha approvato il piano tariffario della Tari, la tassa sui rifiuti urbani, per il 2021. Vengono introdotti alcuni importanti sgravi per le imprese e le famiglie colpite dalla crisi economica scaturita dall'emergenza sanitaria. Le imprese obbligate a chiudere a seguito dei provvedimenti governativi dei mesi scorsi godranno di uno sgravio del 100 per cento sulla parte variabile della tariffa, Il 50 per cento di taglio è invece previsto per le utenze domestiche di alcune categorie di famiglie. «La giunta ha recepito l'indirizzo politico espresso dal Consiglio ed è riuscita ad applicare alcuni determinanti sconti alla tariffa rifiuti del 2021 - afferma l'assessore al Bilancio Roberto Tasca -. C'è stato un contributo importante da parte del governo per sostenere gli sgravi ma l'operazione, di rilevante peso finanziario, è stata possibile soprattutto grazie alla solidità dei bilanci di Palazzo Marino».
In concreto per un bar di 100 metri quadri la tariffa è di 723 euro in meno quest'anno rispetto al 2019 e di 434 euro in meno rispetto al 2020. Per un albergo di 1.000 metri quadrati il risparmio è di 1.725 euro quest'anno rispetto al 2019 e di 1.035 euro rispetto al 2020. Un negozio d'abbigliamento di 150 metri quadrati pagherà 337 euro in meno rispetto al 2019 e 202 euro rispetto al 2020. Sono le prime elaborazioni dei Servizi Tributari di Confcommercio Milano per le utenze non domestiche. «La cancellazione, per quest'anno, della parte variabile della Tari - sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano - porta a un consistente risparmio complessivo per le imprese, pari a 36 milioni di euro, con un beneficio concreto per le attività che producono più rifiuti: l'incidenza della parte variabile sulla tariffa è superiore al 30 per cento, mentre per alcune categorie il minor esborso potrà sfiorare il 50 per cento. Ridurre la tassa a chi di rifiuti, per il lockdown, ne ha prodotti pochissimi, è solo un atto di giustizia. E intervenire sulla Tari, piuttosto che su altri tributi, è giusto perché riguarda tutti».
Durante la seduta il gruppo di Fi ha chiesto di aumentare cestoni e servizi di pulizia delle zone interessate da movida, sommerse dai rifiuti abbandonati in strada «perché non vi sono sufficienti cestoni nei
luoghi di aggregazione - spiega de Pasquale -. Purtroppo, per difendere il giusto principio della raccolta differenziata, l'assessore Granelli ha fatto votare contro: la Giunta green ha così decretato sempre maggiore degrado».
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