Vaccinati oltre 24mila bimbi ma a scuola è caos quarantene

Successo per 2 giorni di open day. Oggi in consiglio regionale mozione per rivedere tamponi e isolamento

Vaccinati oltre 24mila bimbi ma a scuola è caos quarantene

Due notizie: una buona, l'altra un po' meno. Quella buona e che, come sta succedendo ormai da qualche giorno, il virus è in frenata: nelle scorse 24 ore sono stati 5.417 i casi di Covid registrati in Lombardia, a fronte di 60.309 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo il 8,9%. Quella che inquieta un po' di più invece e che i conti con la pandemia non sono per niente chiusi e che, come ha spiegato ieri il vicepresidente lombardo Letizia Moratti nel corso del convegno «Covid-19: quale lezione per il futuro?», la lotta alle malattie infettive sarà una grande sfida dei prossimi anni: «La Lombardia è fortemente connessa con l'Europa e con il mondo, da tre aeroporti, linee ferroviarie ad alta velocità e da un'estesa rete autostradale,- ha detto Moratti- e proprio a causa della sua internazionalizzazione è destinata ad essere investita, tra le prime, da crisi pandemiche globali, come quella del Covid». Non solo. «Il 45% dei suoi abitanti ha più di 50 anni e l'alto tasso di invecchiamento della sua popolazione costituisce un altro elemento di criticità- ha continuato- Quindi sappiamo che la lotta alle malattie infettive sarà una grande sfida nel futuro e dobbiamo essere preparati».

Ma al di là di ciò che verrà la sfida è adesso. La curva cala ma le vaccinazioni continuano. Sono 24.358 i bambini tra i 5 e gli 11 anni che si sono vaccinati lo scorso fine settimana nei 28 hub della Regione in occasione dell'Open day. Il 70% di loro, oltre 17.000, ha ricevuto la prima dose senza aver precedentemente prenotato. «Un ottimo riscontro - ha commentato l'assessore al Welfare - per un'iniziativa pensata per semplificare ai genitori l'accesso ai centri vaccinali e incoraggiare la vaccinazione dei bambini in età pediatrica. Invito ancora tutti i genitori che hanno a cuore la salute dei loro figli a proteggerli con il vaccino». Bambini al centro e scuola pure con tamponi, quarantene, didattiche a distanza e burocrazia che si rincorrono in una situazione di confusione crescente. In tanti auspicano una nuova strategia per intercettare il Covid tra bambini e ragazzi che preveda l'abolizione delle quarantene che attualmente in Lombardia coinvolgono oltre 115mila studenti, con un nuovo tracciamento diagnostico simile a quello degli ordinari esami del sangue. A chiederlo è una mozione presentata dal consigliere di +Europa/Radicali e pediatra, Michele Usuelli, che sarà oggi in Consiglio regionale: «Occorre cambio di metodo- spiega- la proposta è di smettere di fare tamponi e isolare intere classi e di tenere invece a casa solo gli studenti che presentino dei sintomi, come accade anche con l'influenza.

Il percorso scuola-genitori-pediatra-ATS-laboratorio-pediatra-scuolà continua a mostrare la sua inefficienza e progetti come quelli sperimentati in 10 scuole dall'Ospedale Buzzi di Milano, con tamponi molecolari tempestivi all'intera classe, a seguito di un positivo, con l'arrivo di un infermiere a scuola, non sono mai decollati» Da qui la proposta: il tracciamento degli allievi positivi potrebbe avvenire tramite un tampone molecolare salivare eseguito a casa, il cui test è successivamente portato a un laboratorio allo stesso modo con cui si consegnano esami e urine.

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