Allarme Nabiullina: "A causa delle sanzioni scorte limitate". Putin smentisce: "Blitz fallito"

La governatrice della Banca centrale russa alla Duma ha sollevato l'allarme per l'effetto delle sanzioni da Putin nega tutto: "In Occidente in declino gli standard di vita"

Allarme Nabiullina: "A causa delle sanzioni scorte limitate". Putin smentisce: "Blitz fallito"

A distanza di quasi due mesi dall'inizio della guerra, la Russia inizia a sentire il peso delle sanzioni imposte dall'Europa. Il Cremlino nega ma la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, intervenuta alla Duma, non ha usato mezzi termini per fotografare la situazione economica del Paese a seguito dell'isolamento economico dall'Occidente.

Elvira Nabiullina ha spiegato che le sanzioni "hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario ma ora avranno un impatto più forte sull'economia" russa. Dal suo punto di vista, figlio di una profonda conoscenza delle dinamiche economiche interne del Paese, "il periodo in cui l'economia può vivere sulle scorte è limitato". Nelle prossime settimane, proprio in relazione agli effetti delle sanzioni, la governatrice ha spiegato che la banca centrale non "proverà ad abbassare l'inflazione a ogni costo perché questo limiterebbe l'adattamento dell'economia" alla nuova situazione.

È una visione sul lungo termine quella di Elvira Nabiullina, che prevede una durata indeterminata delle sanzioni alla quale la Russia dovrà necessariamente adeguarsi per sopravvivere, ovviamente in una conformazione economica rispetto a quella conosciuta finora e negli ultimi decenni. Le aziende russe dovranno adattarsi perché, ha aggiunto, "i problemi principali riguarderanno le restrizioni sulle importazioni e alla logistica del commercio estero". Inoltre "i produttori russi dovranno cercare nuovi partner, una nuova logistica o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti", ma "per tutto questo ci vorrà tempo". Nel suo discorso alla Duma, Elvira Nabiullina ha fatto sapere che la Banca centrale russa sta pianificando un'azione legale contro le sanzioni imposte dalla comunità occidentale in seguito alla guerra in Ucraina.

Di contro, Vladimir Putin, citato dalla Tass, ha dichiarato che la situazione economica in Russia "si sta stabilizzando", così come l'inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell'inizio della guerra in Ucraina. "Ovviamente, il principale fattore negativo per l'economia di recente è stata la pressione delle sanzioni, un'ulteriore pressione sanzionatoria dei Paesi occidentali. L'obiettivo era quello di insidiare rapidamente la situazione finanziaria ed economica del nostro Paese, provocare il panico nei mercati, il crollo del sistema bancario, una carenza su larga scala di merci nei negozi. Ma possiamo già affermare con sicurezza che una tale politica nei confronti della Russia è fallita", ha aggiunto il presidente della Federazione russa.

Inoltre, tramite un incontro sui temi socio-economici, ha fatto sapere ai suoi cittadini che le sanzioni occidentali hanno portato al deterioramento dell'economia dell'Occidente, provocando "un declino negli standard di vita" nei Paesi europei.

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