Flotta Bianca in pattugliamento nel Mar Cinese Meridionale

Tra i 46 incidenti che si sono verificati nel Mar Cinese Meridionale, la guardia costiera della Cina è stata coinvolta nel 72% dei casi.

Flotta Bianca in pattugliamento nel Mar Cinese Meridionale

La Cina ha inviato in pattugliamento nel Mar Cinese Meridionale, la piattaforma 3901 della Guardia Costiera. Si tratta una vettore pesante con un dislocamento di 12 mila tonnellate, in grado di raggiungere i 25 nodi ed armato con un sistema principale a fuoco rapido da 76 millimetri e due torrette secondarie da 30mm. La 3901 della China Coast Guard è stata progettata per trasportare due elicotteri pesanti multiruolo Z-8. Il disegno sembra essere un’evoluzione delle corvette a bassa osservabilità classe Jiangdao. Per fare un esempio: le cacciatorpediniere missilistiche classe Arleigh Burke della Marina Militare USA hanno in genere un dislocamento di 9.700 tonnellate. Le navi cinesi sono il 50% più grandi degli incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga.

La Flotta Bianca della Cina

La cosiddetta flotta bianca della Guardia Costiera cinese, si sta lentamente trasformando in una componente a lungo raggio che potrebbe rappresentare una sfida nell’attuale scacchiere nella Regione. La nave gemella, la CCG 2901, è in pattugliamento nel Mar Cinese Orientale dal 2015. Tra i 46 incidenti che si sono verificati nel Mar Cinese Meridionale, la guardia costiera cinese è stata coinvolta nel 72% dei casi. Dal 2012, la Cina ha commissionato oltre cento navi per la flotta bianca, concepita come nuovo strumento per affermare la sovranità di un paese sulle acque contese, così come avviene nella regione Asia-Pacifico. A differenza delle unità militari, la guardia costiera offre un volto meno militarista del potere statale nelle zone marittime contese e dimostra che la controversia in questione resta sotto la giurisdizione civile nazionale, soggetta a leggi e regolamenti. Diverso l’approccio per le unità militari che rappresentano una segnale forte del potere statale ed inviano un chiaro messaggio: il territorio oggetto di controversia è una questione di sicurezza nazionale, con opzione militare prevista e percorribile. Ed è quello che sta avvenendo nel Mar Cinese Meridionale, anche se l’approccio potrebbe essere solo di facciata. Le unità della China Coast Guard hanno offuscato il confine tra le piattaforme e le missioni tradizionalmente associati alle forze dell'ordine a quelle adibite alla difesa nazionale in tempo di pace. Pechino ha realizzato la più potente guardia costiera al mondo, con stazza complessiva stimata di quasi 200 mila tonnellate.

La bianche unità cinesi (da considerare come pattugliatori armati), sono impiegate per rafforzare le rivendicazioni legali rispetto ad altri pretendenti, così da dimostrare il controllo amministrativo sul territorio conteso.

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