Un'autobomba fatta esplodere al passaggio del suo convoglio. Così è morto il governatore della città yemenita di Aden, ucciso insieme a sei guardie del corpo, in un attacco in cui altre persone sono rimaste ferite e che è stato rivendicato in mattinata da una delle "Province" locali del sedicente Stato islamico.
C'è la firma dell'Isis sull'attentato che ha ucciso Jaafar Mohammed Saad, che attraversava il quartere di Tawahi quando l'ordigno è deflagrato. Da ottobre Saad guidava il governatorato della città costiera, dove da mesi i jihadisti hanno visto aumentare la propria influenza, in un Paese martoriato dalla guerra e bombardato da una coalizione guidata dall'Arabia Saudita.
Il governatore aveva preso il posto di Naif Al Bakri ed era molto vicino ad Abd Rabbo Mansour Hadi, il presidente yemenita deposto quest'anno da un colpo di Stato e che proprio ad Aden era tornato, dopo mesi in esilio a Riyad. Prima del 1990 era stato generale dell'esercito nello Yemen del sud, prima che lo Stato d'ispirazione marxista si fondesse con il resto del Paese.
L'attacco dell'Isis arriva a ventiquattr'ore dalla pubblicazione di un video in cui i jihadisti mostrano l'uccisione di un manipolo di ribellli, presentati come uomini legati all'insurrezione
houthi, della minoranza sciita del Paese. Molti esperti dell'area, nei mesi scorsi, hanno espresso il timore che a guadagnarci dalla guerra in atto siano soltanto gli uomini dell'Isis o di al-Qaida nella Penisola arabica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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