Il Portogallo autorizza il cambio di sesso a 16 anni

Dopo il veto del Presidente, il Parlamento del Portogallo ha accolto una proposta concordata tra il Partito Socialista, il blocco marxista di sinistra e il Partito delle Persone, degli Animali e della Natura per inserire l’obbligo del rapporto medico per gli under 18.

Il Portogallo autorizza il cambio di sesso a 16 anni

Il Parlamento del Portogallo ha approvato una legge che autorizza il cambio di sesso, con relativa integrazione sul registro civile, già a partire dai 16 anni.

Tuttavia, mentre per i maggiorenni la trascrizione è assoluta, per chi cambia sesso dai 16 anni fino a un giorno prima del compimento del diciottesimo anno per ottenere la registrazione non basta la sola notifica ma è necessario allegare un referto medico.

Questo pallido limite è stato richiesto dal presidente del Portogallo, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, che aveva messo il veto (il suo nono veto in due anni di mandato, un record rispetto ai precedenti presidenti del Portogallo) sulla proposta originale che non richiedeva il documento.

Infatti, la prima bozza della legge, che ha abbassato da 18 a 16 anni l’età minima per il cambio di sesso, era stata approvata dal Parlamento nel mese di aprile, ma un mese dopo Rebelo de Sousa aveva posto il veto, utilizzando le sue prerogative costituzionali.

Il presidente portoghese aveva restituito la norma ai deputati, ai quali aveva chiesto di prevedere, per gli under 18, "l'inclusione di una relazione medica prima della decisione sull'identità di genere".

Questo veto implicava che la legge avesse un secondo dibattimento in Parlamento. Il 12 luglio, con una proposta concordata tra il Partito Socialista, il blocco marxista di sinistra e il Partito delle Persone, degli Animali e della Natura, è stato inserito l’obbligo del rapporto medico per gli under 18 che deve essere fatto da uno psicologo, un documento che attesterà solo la "capacità decisionale informata" e la "volontà" del soggetto, senza riferimenti a "diagnosi di identità di genere". Il rapporto non sarà necessario dopo i 18 anni.

La proposta è andata avanti con il voto favorevole dei tre partiti che si erano messi d’accordo, con l’aggiunta, a sorpresa, del Partito Comunista Portoghese, che si era astenuto nella votazione in aprile.

Contro la proposta si è schierato il partito socialdemocratico (di centro-destra), che ha approfittato di questa revisione della legge per chiedere che la relazione medica fosse estesa a tutti i casi, perché "è essenziale disporre di un supporto scientifico", un argomento che aveva sostenuto solo il Cds-Pp, la formazione più a destra del Parlamento del Portogallo.

"Il processo di autonomia è progressivo e si sviluppa in più fasi, anche se si vuole dire il contrario. A 16 anni non è possibile completare questo processo", ha detto il portavoce del Cds-Pp, che ha anche votato contro.

Adesso la legge è nuovamente nelle mani del presidente Marcelo

Rebelo de Sousa che, salvo sorprese, la emanerà entro otto giorni. La Costituzione portoghese consente al capo dello Stato, se ha altre obiezioni sul contenuto, di inviare la legge direttamente alla Corte costituzionale.

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