Riad smentisce l'Iran: niente raid su ambasciata in Yemen

Ieri l'Iran ha accusato l'Arabia Saudita di aver deliberatamente bombardato, con un raid aereo, la sua ambasciata di Sana'a, nello Yemen, ferendo alcune guardie (leggi qui). Un giornalista dell’agenzia Ap, recatosi sul posto, ha detto di non aver notato alcun danno all’edificio. Le dure accuse dell’Iran all’Arabia Saudita sono arrivate alcuni giorni dopo l’assalto dell’ambasciata saudita a Teheran, avvenuta dopo l'esecuzione dell'imam saudita sciita Nimr al Nimr. La sua morte è stata considerata, dalla Repubblica islamica, un attacco all’Iran e all’intera comunità sciita.

La coalizione a guida saudita e il ministero degli Esteri dello Yemen hanno negato le accuse dell'Iran: "Il comando della coalizione ha confermato che le accuse iraniane sono false e prive di fondamento, sottolineando di non effettuto alcuna operazione in prossimità dell'ambasciata o vicino ad essa", si legge in una nota pubblicata dall'agenzia di stampa saudita Spa. "Il comando della coalizione ha invitato tutte le missioni diplomatiche di Sana'a a non fornire un'opportunità per le milizie utilizzando edifici delle missioni diplomatiche in qualsiasi azione militari". Anche il ministero degli Esteri yemenita ha negato che l'edificio dell'ambasciata sia stato preso di mira, secondo quanto riferito dalla fonte ufficiale del ministero citata su sabanew.net. Per il ministero, la responsabilità per la protezione delle missioni diplomatiche a Sana'a dipende dalle milizie houthi, che controllano la capitale, e dei loro alleati, le forze fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh.

Intanto prosegue il braccio di ferro tra Iran e Arabia Saudita.

Il governo iraniano ha approvato un provvedimento che vieta l'importazione di beni prodotti o venduti dall'Arabia Saudita. Come spiega l'agenzia Irna, la decisione è stata presa in una riunione di ieri. Nella riunione il governo ha anche confermato il divieto di partire per l' Arabia Saudita per il cosiddetto "pellegrinaggio minore".