Siria, nonna imbraccia il mitra per difendere i nipoti dall'Isis

La donna di 72 anni vive a Sweida insieme ai suoi nipotini. I terroristi hanno provato ad avvicinarsi in casa, ma ha imbracciato il fucile e ha sparato, in attesa dell'arrivo dell'esercito. Due jihadisti sono morti

Siria, nonna imbraccia il mitra per difendere i nipoti dall'Isis

È una storia di coraggio, eroismo, ma soprattutto di grande amore, quella che giunge dalla Siria. La storia dell'amore che lega una nonna ai suoi nipoti e che fa fare a un'anziana donna qualcosa di impensabile. Ma la guerra è anche questo: cambia tutto, soprattutto la vita delle persone. E quello che appare incredibile diventa, nel tempo, non più impossibile.

L'episodio è avvenuto a Sweida, città del sud della Siria da poco riconquistata dall'esercito di Damasco e oggetto di uno dei più brutali assalti dello Stato islamico. Nei giorni scorsi, più di 200 persone, tra civili e miliziani, hanno perso la vita durante una serie di attacchi suicidi e assalti casa pere casa da parte dei terroristi dell'Isis. Una furia senza precedenti che ha visto coinvolta una città stremata da anni di guerra e di assedi.

Durante quegli assalti, gli jihadisti hanno provato anche a colpire la casa di una nonna che era lì insieme ai suoi nipotini. Come riporta il sito libanese Al Masdar, i terroristi hanno cercato di entrare in casa. Ma al loro arrivo, non hanno trovato quello che si aspettavano.

All'interno dell'abitazione, c'era una donna disposta a tutto per difendere i suoi nipoti. E così, la 72enne ha imbracciato un Ak-47 e ha iniziato a sparare in attesa dell'arrivo dell'esercito. Nello scontro a fuoco, due miliziani dell'Isis sono morti sotto i colpi del mitra dell'anziana donna. I nipoti, quattro bambini dai sette mesi ai sette anni, sono stati così salvati dalla furia del terrorismo.

La donna è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata per le lesioni riportate allo stomaco. Non si sa esattamente come sia andato lo scontro, quanto sia durato, cosa sia accaduto dopo.

Ma le sue parole contenute in una video-intervista pubblicata dal sito libanese, sono un altro segnale di cosa significhi questa guerra di Siria. La vita delle persone è cambiata. E L'eroismo è diventato la normalità per difendere i propri cari dalla morte.

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