Stretta di mano tra le due Coree: Pyongyang ai Giochi invernali

Nel bilaterale sul 38° parallelo primo segno di distensione tra Seul e Pyongyang

Stretta di mano tra le due Coree: Pyongyang ai Giochi invernali

È una stretta di mano che conta molto quella immortalata oggi dai fotografi arrivati alla Casa della pace di Panmunjom, il villaggio nella zona demilitarizzata che divide la penisola di Corea, teatro di un nuovo incontro di alto livello tra i rappresentanti di Seul e di Pyongyang.

Da un lato il ministro sudcoreano Cho Myoung-gyon, delegato alle relazioni con il Nord, dall'altro la sua controparte Ri Son-kwon, impegnati in un faccia a faccia che arriva dopo mesi in cui la tensione è stata altissima, mitigata solo di recente da un discorso di fine anno in cui il dittatore Kim Jong-un ha aperto alla possibilità di un dialogo, mentre dall'altro lato della frontiera il presidente Moon Jae-in metteva in pausa le esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti.

Il primo risultato dell'incontro, opportunità fotografiche a parte, è arrivato con un'intesa che riguarda lo sport, ma che ha un sapore tutto politico. A Pyeongchang, per partecipare alle Olimpiadi invernali, ci sarà anche una delegazione della Corea del Nord, che da otto anni non prendeva parte alla manifestazione sportiva e che non ha mai portato a casa una medaglia, ma che in passato è sempre stata tra i nomi nel medagliere dei Giochi estivi, con l'eccezione delle edizioni boicottate di Los Angeles 1984 e Seul 1988.

Al momento soltanto una coppia del pattinaggio di figura è riuscita a qualificarsi per la Corea del Nord e il Comitato internazionale ha fatto intendere di essere pronto a fare un'eccezione, nonostante il termine ultimo per accettare l'invito a partecipare sia scaduto senza che Pyongyang desse una risposta.

La partecipazione alle Olimpiadi invernali non è l'unico tema che impegna le due Coree. Da quanto emerso nei giorni precedenti all'incontro, Seul dovrebbe sondare anche la possibilità di riaprire un dialogo con gli Stati Uniti sul programma nucleare, in un momento in cui il linguaggio utilizzato da Washington non è certo conciliante.

La Corea del Sud avrebbe proposto colloqui militari al più alto

livello, per evitare "errori di valutazione". Sul tavolo anche la ripresa degli incontri tra le famiglie separate dalla guerra in occasione del Capodanno lunare a febbraio, con la supervisione della Croce rossa internazionale.

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