F1, la Ferrari vola anche in Messico. Pole position per Sainz, Leclerc quarto

Dopo la doppietta ad Austin, la Ferrari convince anche in Messico, con lo spagnolo che conquista la pole position davanti a Verstappen. Lieve delusione per Leclerc, che scivola nel finale al quarto posto

F1, la Ferrari vola anche in Messico. Pole position per Sainz, Leclerc quarto
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Il weekend messicano della Formula 1 si tinge di rosso. Dopo la prova dominante delle Ferrari ad Austin, Carlos Sainz trova l’acuto nel Q3 e riesce a portare a casa la sua sesta pole position in carriera. Sul tracciato di Città del Messico erano state le McLaren a dominare le prove libere, con Piastri che aveva avuto la meglio nel finale sul compagno di squadra Lando Norris. Quando si è iniziato a fare sul serio, però, il giovane pilota australiano è uscito subito al Q1 mentre l’inglese non è sembrato in grado di reggere il ritmo di un ritrovato Max Verstappen e dei due ferraristi. A pochi minuti dalla fine del Q3 la prima fila era tutta delle Ferrari ma Charles Leclerc si è visto superare dai duellanti per il titolo mondiale, accontentandosi della quarta posizione. Un segnale positivo sul finale di stagione della Ferrari che potrebbe togliersi ancora soddisfazioni nel corso del Gran Premio del Messico che partirà alle 21 di domenica.

Piastri su Norris, la Ferrari c’è

Dopo gli incidenti e le bandiere rosse di venerdì sera, la speranza di tutti nel paddock è che la terza sessione di prove libere sia più tranquilla. Tra i più ansiosi di tornare in pista è sicuramente il campione del mondo Max Verstappen, che ha passato un venerdì da incubo. L’olandese è il più veloce nei primi minuti della Fp3 con 1:18.379 ma il tempo sul giro si abbasserà moltissimo da qui fino alla bandiera a scacchi. Alcune scuderie top sembrano aspettare il momento giusto per uscire in pista: il primo tentativo di Hamilton è solo in parte soddisfacente, visto il bloccaggio in curva 4 e un terzo settore da dimenticare. Molto meglio va il suo compagno di squadra Russell, dietro di soli 45 millesimi nei confronti dell’alfiere della Red Bull. Il primo tentativo di Leclerc è rovinato ancora in curva 4 dopo un primo settore incoraggiante ma il monegasco si rifa nel giro successivo, quando finisce di un niente dietro al compagno di squadra Sainz, che scippa la prima posizione a Hamilton.

F1 Messico FP2 Hamilton

Le bandiere gialle per il testacoda di Lawson costringono le McLaren ad abortire il primo tentativo mentre l’aria di casa non ha gli effetti sperati su Sergio Perez, settimo a quasi mezzo secondo da Sainz. Leclerc indovina un terzo settore magistrale per portarsi avanti al compagno di squadra ma il terzo posto di Norris nonostante un problema alla curva 6 è un presagio poco rassicurante per le Rosse. Mentre alcuni piloti sono impegnati nei classici long run, altri si preparano per testare nuove soluzioni nell’ultimo giro veloce: Colapinto mette un sorprendente quinto posto mentre Verstappen sembra aver trovato il ritmo dopo una sessione deludente. Il giro veloce fatto registrare a poco più di dieci minuti dalla fine è una soddisfazione che dura davvero poco, visto che Norris e Piastri in rapida successione abbassano il tempo di quasi mezzo secondo.

F1 Messico FP2 Verstappen

Lewis Hamilton, dopo aver chiuso con il quarto miglior tempo, si lamenta coi box del fatto che McLaren e Ferrari sembrino molto più veloci della sua Mercedes, cosa confermata dai risultati dell’ultimo giro buono per i due ferraristi. Il più deluso è chiaramente Charles Leclerc, che si deve accontentare della sesta posizione mentre più positivo è il giro di Carlos Sainz, unico a reggere il passo delle due velocissime McLaren. Gli ultimi cinque minuti di prove vivono solo di un paio di tentativi abortiti di un frustrato Perez, con i valori in campo che sembrano più o meno definiti. Vedremo nelle qualifiche se la McLaren sarà ancora la favorita a Città del Messico o se le Ferrari troveranno il modo di ripetere la doppietta in qualifica dell’anno scorso.

Piastri e Perez subito fuori

Quando le monoposto tornano in pista sull'Autodromo Hermanos Rodriguez, l’ottimismo al box McLaren è più che giustificato, con i pronostici che puntano ad una doppietta della scuderia di Woking. La conferma arriva quando il primo giro veloce di Lando Norris è di un secondo e tre decimi più veloce di quello del padrone di casa Sergio Perez, che, a differenza dell’inglese, montava le soft. Se le Ferrari sono divise da Hamilton alle spalle di Norris, quando Verstappen scende in pista con le soft balza in testa ma di soli due decimi. A metà del Q1 si capisce che sarà necessario per tutti montare le coperture morbide ma gli ultimi giri riservano la sorpresa del giorno: se Norris riesce a risalire in testa alla classifica, il giro di Piastri è cancellato, facendolo precipitare in 19a posizione. Altrettanto critica la situazione di Sergio Perez e di Charles Leclerc: se il ferrarista riesce a recuperare sul filo di lana chiudendo quarto, le seconde guide McLaren e Red Bull sono subito eliminate, lasciando di stucco l’intero paddock.

F1 Messico FP2 Norris Verstappen

La disperazione del pubblico messicano fa da contraltare alla soddisfazione in casa Ferrari, con Sainz subito dietro a Norris e Leclerc che è vicino a Verstappen. Vista l’umiliazione appena ricevuta, la McLaren non ha più voglia di scherzare. Norris vola in pista e chiude il primo tentativo in Q2 con tre decimi di vantaggio su Verstappen mentre il giro veloce di Leclerc viene cancellato, facendo precipitare il monegasco in ultima posizione. Se le Mercedes sembrano aver migliorato rispetto a venerdì, sia Sainz che Leclerc riescono a rifarsi al secondo tentativo, con i due alfieri delle Rosse che occupano la seconda fila provvisoria. A rimescolare le carte ci pensa il testacoda di Tsunoda alla prima curva della sezione dello stadio, proprio mentre si stava lanciando per il suo giro veloce. La vettura del giapponese impatta pesantemente le barriere e, vista la posizione pericolosa, la direzione gara decide per la fine anticipata della Q2.

F1 Messico Q2 Tsunoda incidente

Incontenibile Sainz

Ci vuole qualche minuto per riparare le barriere e le scuderie ne approfittano per prepararsi alla lotta per la pole position. Il primo a lanciarsi in pista è Max Verstappen ed il giro veloce del campione del mondo sembra interessante: il suo 1:16.368 gli vale la pole provvisoria con 5 decimi di vantaggio nei confronti del rivale in classifica piloti Norris. Gli entusiasmi dei tifosi della Red Bull si spengono neanche un minuto dopo, quando la SF-24 di Carlos Sainz vola in testa con più di tre decimi di vantaggio sull’olandese. Visto che le disgrazie non vengono mai da sole, il giro veloce di Verstappen viene cancellato per superamento dei track limits: visto che ha un solo set di soft nuove a disposizione, il campione avrà una sola occasione per riconquistare la pole position.

F1 Messico FP2 Sainz 2

Quando Leclerc scavalca facilmente Norris, le speranze di una prima fila tutta rossa sono molto reali ma si deciderà tutto negli ultimi, frenetici minuti di qualifiche. Il primo a migliorarsi è proprio il pilota monegasco ma è il suo compagno di squadra ad impressionare, rompendo la barriera dell’1:16 e costringendo i rivali a giocarsi il tutto per tutto. Gli ultimi minuti vivono di emozioni forti, con il campione del mondo che mantiene i nervi saldi e risale fino alla seconda posizione, superando di pochi centesimi il tempo del pilota della McLaren.

Mastica amaro, invece, Charles Leclerc, che nel giro di un minuto scivola dalla seconda alla quarta posizione. Vista la grande prova del pilota spagnolo, la gara che prenderà il via all’Autodromo Hermanos Rodriguez alle 21 di domenica 27 ottobre potrebbe riservare grandi soddisfazioni ai tifosi delle Rosse.

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