Il meteo che ha costretto gli organizzatori a rivoluzionare il calendario del Gp del Brasile rende le qualifiche estremamente complicate per tutti. A spuntarla è Lando Norris, che in una sessione costellata di incidenti, riesce a portare a casa la pole position. Qualifiche in chiaroscuro per le Ferrari: se Leclerc chiude solo sesto, Sainz finisce nelle barriere nel corso della Q2, scivolando in 12a posizione. Furibondo Verstappen quando l’ennesimo incidente gli impedisce di portare a termine il suo giro veloce: il campione del mondo, dopo la penalizzazione di cinque posizioni, partirà in 17a posizione. Le varie scuderie avranno poco tempo per riparare i danni: visto il meteo complicato, la partenza della gara è stata anticipata alle 16.30 italiane. Ne vedremo sicuramente delle belle.
Q1, Hamilton subito eliminato
Le qualifiche più mattiniere della storia della Formula 1 prendono il via con le varie scuderie che incrociano le dita guardando il cielo. Le previsioni danno pioggia costante per tutta la giornata ma il rischio è che l’aquaplaning causi problemi alle vetture in pista. Tutti entrano in pista subito per il Q1, temendo un ulteriore peggioramento: si corre con le monoposto che hanno abbastanza carburante per l’intera sessione, con i piloti che continueranno a cercare di migliorare le proprie prestazioni. Nel farlo dovranno tenere d’occhio l’usura delle gomme, visto che ogni team ha a propria disposizione solo due set di coperture full wet per qualifiche e gara. Dopo un testacoda di Lawson, Norris fa segnare un giro veloce prima di girarsi anche lui, un 1:31.608 che è 22 secondi più lento del tempo fatto registrare sul tracciato asciutto. A metà del Q1, il pilota della McLaren segnala aquaplaning ma è solo il preludio alla prima bandiera rossa: Franco Colapinto si schianta sulle barriere in curva 3 e lo stop della sessione potrebbe costare caro a parecchi piloti.
Particolarmente preoccupato il box Mercedes visto che, quando si riprende a girare su una pista sempre più viscida, Russell e Hamilton sono rispettivamente 18° e 20°. Altrettanto problematica la situazione delle due Ferrari, con Sainz che è solo decimo ma pure Verstappen non ride, visto che precipita dalla quinta all’undicesima posizione quando gli steward cancellano il suo giro veloce per track limits. Alla fine, si decide tutto all’ultimo secondo della Q1, con lo stesso Norris che rischia una clamorosa eliminazione immediata. La situazione viene rivoluzionata dagli ultimi giri veloci, che vedono Verstappen risalire fino alla pole provvisoria davanti ad Albon: Norris si salva per soli 2 decimi dopo un primo settore da dimenticare, scalzando Hamilton, che dovrà partire quindi dalla sedicesima posizione. Poco rassicuranti i tempi dei due ferraristi, con Leclerc 7° e Sainz 11° ma avranno tempo di migliorarsi.
Q2, Sainz out, Verstappen solo 17°
Il capriccioso meteo brasiliano decide di dare una tregua ma, con la pista ancora bagnatissima, servirà la massima cautela per evitare incidenti. Il primo ad azzardare le intermedie è Piastri, mentre i due ferraristi fanno almeno un giro con le gomme da bagnato, prima che le due Red Bull scendano in pista e si portino in testa, con Verstappen davanti a Perez. L’azzardo della McLaren sembra pagare, con l’australiano che fa segnare tempi molto rapidi nel primo settore, il che spinge la Ferrari a far uscire le proprie vetture con le intermedie. La situazione in pista è però sempre sul filo di lana, tanto che, nel giro di un paio di minuti, si girano sia Russell che Sainz: se l’inglese riparte, lo spagnolo finisce sulle barriere, distruggendo l’ala posteriore della sua SF-24. Bandiera rossa e nuovo ritardo nelle qualifiche: Sainz sta bene ma i danni per la sua vettura sembrano piuttosto seri, con il semiasse della posteriore destra da sostituire. Con la gara che prenderà il via tra poche ore, alle 16.30 italiane, i meccanici delle Rosse dovranno fare un mezzo miracolo.
In vista della ripartenza, Leclerc non è certo tranquillo in nona posizione e decide di montare un treno nuovo di intermedie per risalire la classifica: altrettanto spinosa la situazione di Norris, al momento primo degli esclusi. L’inglese è il primo a tornare in pista quando la sessione riprende, seguito a ruota dal monegasco: Norris mette un 1:24.044 che lo fa balzare in prima posizione, con Alonso che ha trovato il setup giusto ed è in prima fila. Il testacoda di Stroll alla Senna S rovina tutto per Verstappen: la bandiera gialla impedisce al campione del mondo di migliorare il suo tempo, facendolo chiudere in 12° posizione. La squalifica per la sostituzione del motore endotermico lo farà precipitare cinque posizioni dietro: il campione del mondo è furibondo al box, visto che rischia di perdere parecchi punti nei confronti di Norris. Leclerc mette un giro buono e chiude sesto mentre Sainz scivola in basso: lo spagnolo partirà quindi dalla 13a posizione.
Q3, mai così tante bandiere rosse
Dopo la clamorosa eliminazione del campione del mondo, tutti i piloti scendono in pista decisi a fare il massimo per portare a casa la pole position. Con la tensione alle stelle, Norris e Leclerc fanno segnare i giri più veloci ma sono tanti i piloti a sperare in un risultato storico, a partire da Piastri, che non è mai partito dalla pole position. Il pilota McLaren vola in pista e riduce di circa un secondo il suo tempo prima che un errore costi caro a Fernando Alonso, che finora stava andando alla grandissima. L’Aston Martin dell’asturiano si gira prima della Juncao e la monoposto tocca pesantemente sia il retrotreno che la parte anteriore: nessuna conseguenza per l’ex campione del mondo ma i danni alla vettura sembrano molto gravi. Con ancora sette minuti a disposizione, Leclerc spera di riuscire a risalire la classifica: dopo i tempi veloci di Piastri e Ocon, il monegasco è scivolato in sesta posizione ma la situazione resta estremamente fluida.
Appena si torna in pista, nessuno riesce a mettere giri veloci, visto che la Williams di Albon finisce anch’essa nelle barriere dopo un testacoda: nuova bandiera rossa, visto che la vettura del thailandese è praticamente distrutta. Nuova pausa ma il tempo per migliorarsi è davvero pochissimo: i piloti avranno forse a disposizione un unico tentativo per risalire la griglia. Visti i tanti incidenti, le qualifiche riprendono con solo sette vetture in pista e poco più di tre minuti per trovare il giro giusto. Con il grip ai minimi, i piloti sono costretti a tante correzioni, il che si riflette sui tempi: Norris esagera, va dritto ma riesce ad evitare danni alla sua McLaren mentre Leclerc fatica tantissimo a migliorarsi.
Al giro successivo, l’inglese migliora ancora il suo tempo ma la griglia si rivoluziona di continuo: il ferrarista non si migliora mentre Russell risale fino al secondo posto. Le sorprese arrivano da Tsunoda e Lawson, che chiudono in terza e quinta posizione ma oggi pomeriggio potrà succedere davvero di tutto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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