Prova Honda CB500, bicilindrica da 30 con un litro

Prezzo basso, consumi irrisori e ottima qualità, cosi Honda vuole battere la crisi

Prova Honda CB500, bicilindrica da 30 con un litro

Di tutte le Case motociclistiche, giapponesi e non, Honda sembra essere stata la più lesta nel leggere le nuove esigenze di mercato comandate dalla crisi. Tra i sempre vendutissimi SH, la serie NC700 e Integra è riuscita ad arrivare sul mercato con prodotti adatti al momento storico. Un tempismo perfetto, non è un caso che la Casa di Tokio sia stata quella che ha meno risentito della crisi economica che attanaglia il settore delle due ruote da ormai quasi 5 anni.
l’ultimo tassello di una gamma che tiene sempre più in considerazione bassi costi di acquisto e di utilizzo si chiama CB500. Non si tratta di una moto sola, ma una famiglia intera di moto che prevede una nuda (CB500F) una sportiva carenata (CBR500R) e una crossover (CB500X). Tutte sono costruite partendo dalla stessa base tecnica che prevede un nuovo motore bicilindrico da 471 cc, un classico telaio in acciaio, sospensioni semplici nell’aspetto ma funzionali e, soprattutto, prezzi assolutamente interessanti almeno per le prime due CB che arrivano sul mercato, offrendo di serie anche l’ABS: la Honda CB500F costa infatti 5.500 euro, mentre la CBR500R costa 6.200 euro. Quest’ultima sarà addirittura protagonista della European Junior Cup il trofeo dedicato ai giovanissimi che si corre in concomitanza con le tappe europee del Mondiale SBK.

Moto vere, quindi, che tra i punti di forza hanno anche un evidente family feeling con le sorelle maggiori CB1000R e CBR1000RR e il fatto di rientrare perfettamente nei limiti della nuova patente A2 grazie a motori che non “sforano” la soglia dei 35 kW (48 cv). Honda ha realizzato il motore ad hoc, il bicilindrico nasce espressamente per queste moto e per rientrare in questo limite, questo ha consentito ai progettisti giapponesi di realizzare un motore dotato di un buon tiro ai bassi, prestazioni valide e soprattutto un consumo che si ferma a 28,4 km/litro nel ciclo WMTC.

Non è certo una scoperta salire in sella e trovare la classica, perfetta, ergonomia Honda. La CB500 è una moto sicuramente compatta ma è in grado di ospitare piloti un po’ di tutte le taglie anche se a causa delle dimensioni compatte potrà andare un po’ stretta a chi supera il metro e ottanta. La sella è bassa, il peso contenuto, la moto è manovrabile da chiunque. Insomma la facilità di guida è senza dubbio uno dei punti di forza della Honda CB500 (sia in versione F sia in versione R) che tuttavia, pur nei limiti della potenza “legale”, riesce a dare anche a offrire soddisfazioni di guida.

Perché il motore ha carattere allunga in modo quasi sportivo, vibra pochissimo, e la ciclistica dimostra come non servano soluzioni estreme per ottenere una guida efficace. Le Honda CB500 non hanno sospensioni futuristiche, eppure guidandole non ti manca nulla. Manubrio alto per la CB500F, due semimanubri per la CBR500R, la differenza sono 5 centimetri nella posizione di guida, il pilota è un po’ più eretto (e più esposto, naturalmente) sulla nuda che, alla fine, su strada riesce ad essere leggermente più gradevole da utilizzare della sportiva grazie al manubrio alto e largo che consente di avere un controllo migliore.

Le due moto quindi alla fine si equivalgono come prestazioni e consumi e questo fa sì che la scelta dipenda esclusivamente dal gusto personale.

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