Vespa, è già Primavera

Ritorna, a 45 anni dalla prima versione, la Vespa Primavera. Scocca in acciaio, come sempre, ma i motori sono tutti nuovi e vanno da 50 a 150 cc, 2 e 4 tempi

Vespa, è già Primavera

18 milioni di scooter venduti in tutto il Mondo, abbigliamento, merchandising, moda: Dopo tanti anni Vespa è ancora tutto questo, un mito.
E mito nel mito è Primavera, la versione nata nel 1968 dall’inserimento di un motore 2 tempi 125 cc nella struttura del Vespino.

Oggi Vespa ripropone quel brend, con quattro proposte di motorizzazioni nascoste sotto i fianchi snelli della carrozzeria: 50 2T, 50 4T, 125 e 150 entrambi a quattro tempi.
Le due motorizzazioni maggiori adottano la distribuzione a tre valvole e l'iniezione elettronica (la stessa unità che equipaggia il Liberty – leggi qui il nostro test), con consumi record prossimi ai 64 km/l viaggiando a velocità costante di 50 km/h.
Cambiano le dimensioni dei cerchi, che crescono a 11 pollici, come cresce la capacità del serbatoio (ora a 8 litri), grazie allo spostamento della batteria nel tunnel centrale.

Alla guida si percepisce una buona rigidità strutturale (a differenza di alcuni modelli del passato) ma la Primavera è comunque rapida e agile nei cambi di direzione.
In sella si sta comodi e lo spazio per le ginocchia è più che sufficiente.

A disposizione per il nostro test ci sono la versione 125 e la 150: scattano entrambe decise al semaforo ma, a partire dai 70 km/h orari, la 150, con i suoi 13 cavalli, conferma in maniera

netta la sua superiorità prestazionale. Buona la risposta dei freni.

Il prezzo di partenza di 2.720 euro per la 50 2t; 2.820 la 50 4t; 3.700 la 125 e 3.900 la 150.

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