Sovrapprezzo per luce e gas nello scontrino: la provocazione del titolare di una pizzeria

A lanciare il grido d’allarme è un imprenditore napoletano che ha due rinomati locali al Vomero e al centro direzionale

Sovrapprezzo per luce e gas nello scontrino: la provocazione del titolare di una pizzeria

La provocazione di Salvatore Antonio Grasso, proprietario della pizzeria Gorizia a Napoli, tra i locali più gettonati della città partenopea, con due sedi al Vomero e al centro direzionale, è diventata virale sui social media. L’imprenditore, di fronte al caro bollette, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook con l’immagine di uno scontrino particolare. Grasso, a modo suo, ha voluto lanciare l’allarme facendo vedere un documento non fiscale, una sorta di preventivo, nel quale, oltre al costo della pizza Margherita, di 5 euro, e quello dell’acqua, di due ero, sono indicati anche i sovrapprezzi del contributo gas, di 50 centesimi, dell’energia elettrica, di 1,20 euro, del fitto, di 1,50 euro, e del consueto servizio al 13%.

Alla fine, il totale è di 11,53 euro, una cifra decisamente più alta di quella che solitamente pagano i clienti. Per giustificare la sortita, una semplice istigazione, l’imprenditore napoletano ha pubblicato anche l’ultima bolletta della corrente, quella del mese di agosto, pari a quasi 8.300 euro. Il mese precedente l’importo pagato era di 2.500 euro. “Sarebbe giusto – ha scritto Grasso nel post –inserire in conto le voci che ci hanno portato ad aumentare i prezzi?”. L’obiettivo del proprietario della pizzeria Gorizia è quello di attirare l’attenzione su un dato incontrovertibile: i costi delle bollette sono triplicati in appena un mese. Tutto ciò porterà sicuramente alla chiusura di tanti esercizi commerciali che non riusciranno a far fronte agli aumenti vertiginosi.

Come riporta il quotidiano Fanpage, sono diversi gli imprenditori napoletani che si lamentano.

Insieme alle associazioni di categoria chiedono da tempo un intervento risolutore al governo, anche perché nei prossimi mesi di prevedono ulteriori incrementi che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio decine di imprese.

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