Dopo Padova e Roma, Arezzo: spunta un'altra prova del sabotaggio ai treni

Ignoti hanno cercato di raggiungere un'area di movimentazione treni in Valdarno, ennesimo tentativo di sabotaggio sulla rete ferroviaria oggetto di indagine

Dopo Padova e Roma, Arezzo: spunta un'altra prova del sabotaggio ai treni
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I problemi sulla linea ferroviaria italiana non si fermano e, ora che è stato sollevato il velo sul possibile sabotaggio in corso, le anomalie che prima apparivano come semplici guasti, diventano qualcosa di diverso. In Veneto è stata posta una catena per biciclette sulla linea elettrica, nel Lazio si è cercato di aprire una centralina elettrica che governa anche la stazione Termini, ma un episodio dubbio si è registrato anche in Toscana, dove ignoti hanno cercato di raggiungere un'area di controllo. I tecnici di Rfi, come riferisce La Nazione, hanno individuato danni a un cancello in zona Valdarno, che conduce una zona in cui insistono apparecchiature necessarie alla movimentazione dei treni. Non ci sono stati danni alle strutture e non ci sono stati problemi alla circolazione, così come accaduto a Roma Aurelia.

Sono in tutto sei le possibili manomissioni al sistema ferroviario, inclusa questa nei pressi di Arezzo, sulla quale sta indagando la Digos dopo l'esposto di Ferrovie dello Stato. Il caso toscano sembra sovrapporsi a quello veneto e a quello laziale, per ora noti. Gli episodi "anomali" sulla rete ferroviaria hanno fatto scattare l'allarme: troppi incidenti inspiegabili, in orari chiave, hanno sollevato il dubbio che non si tratti di semplice "sfortuna", di problemi tecnici dovuti alla scarsa attenzione posta negli anni precedenti alla manutenzione della rete ferroviaria. Nei prossimi giorni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, interverrà in Aula per riferire sull'accaduto e sull'indagine in corso.

"Episodi gravi e inquietanti sulla rete ferroviaria: non vorremmo che, fallito l'assalto giudiziario per il caso Open Arms, qualcuno cerchi di fermare Matteo Salvini organizzando una 'rivolta sociale' che si concretizza con danneggiamenti e assalti alle ferrovie. Auspichiamo che Salvini possa riferire in Aula nei prossimi giorni", si legge in una nota diramata dalla Lega. "Si indaghi seriamente e con tempestività sugli esposti presentati dai gestori del servizio pubblico ferroviario, perché se ci sono stati sabotaggi all’origine dei disagi, gravi e ripetuti sofferti dagli utenti dei treni regionali e nazionali, si devono individuare e punire i responsabili", ha dichiarato il capogruppo del Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli.

A sinistra si prova a strumentalizzare quanto accade, come fa il portavoce di Avs, Angelo Bonelli, auspicando che Salvini si presenti in Aula con "le dimissioni firmate". Intanto le indagini fanno il loro corso e gli episodi "anomali" si moltiplicano.

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