Nomine Rai, Zavoli incalza i partiti

Dopo la fumata nera sulle nomine di viale Mazzini, il presidente della commissione di Vigilanza invita la politica a chiudere la partita "prima delle vacanze". E spiega: "Lo spoil system non può bloccare la Rai"

Nomine Rai, Zavoli incalza i partiti

Roma - È "fuori di dubbio" che la politica "abbia titolo" ad intervenire sulle nomine della Rai, ma "non altrettanto che i partiti, nessuno escluso, ne condizionino a tal punto la gestione". Il presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli, commenta così la fumata nera sulle nomine di viale Mazzini, auspicando che la partita possa chiudersi "prima delle vacanze". Lo spoil system "è lecito", aggiunge Zavoli, ma non può "bloccare la Rai" in un momento "strategico" per gli assetti radiotelevisivi.

L'appello ai partiti "Ancora una volta - osserva Zavoli - la Rai non è stata in grado di concludere l’operazione nomine. La disputa intorno a uno o più candidati, che aveva già messo in moto un ’effetto dominò per ogni scelta che si volesse fare, lascia in sospeso la soluzione di un problema primario per un’Azienda non a caso 'incaricata di servizio pubblico'". A giudizio di Zavoli che "la politica abbia titolo a occuparsene è fuor di dubbio, non altrettanto che i partiti, nessuno escluso, ne condizionino a tal punto la gestione". Dunque "è augurabile, per le certezze che la Rai deve poter comunicare alle sue strutture, che prima delle prossime vacanze l’assetto di così rilevanti funzioni operative sia completato.

Lo spoils system, se compatibile con il rispetto delle risorse aziendali e se interpreta fondate esigenze di rinnovamento, può diventare un criterio non solo lecito, ma persino salutare. Altra cosa se per realizzarlo si rischia di bloccare la Rai, oltretutto, in un momento strategico per gli sviluppi del sistema radiotelevisivo".

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