Gli Oscar dello sport a campioni di tutti i giorni

Premiate cinque imprese tra mille candidature. L'ad Viganò: "Conta migliorarsi e saper osare"

Gli Oscar dello sport a campioni di tutti i giorni
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Sul palco, nella nuova sede di Garmin in viale del Ghisallo, sono saliti molti protagonisti dello sport azzurro e delle recenti olimpiadi parigine: da Nicolò Martinenghi, medaglia d'oro nei 100 metri rana, a Gabriel Soares, medaglia d'argento nel canottaggio nel doppio pesi leggeri. Da Ruggero Tita e Caterina Banti, medaglia d'oro con i Nacra 17 nella vela a Daila Dameno bronzo nell'arco composto alle Paralimpiadi, ad Alice Bellandi medaglia d'oro nel judo e a Mara Navarria medaglia d'oro nella prova a squadre femminile della spada. Non solo loro. A rendere omaggio ai premiati della nona edizione del Beat Yesterday c'erano anche campioni indimenticati come l'oro di Atene nella maratona Stefano Baldini, il vincitore di Giro e Tour Vincenzo Nibali, l'ultimo nostro campione mondiale di ciclismo Alessandro Ballan e il più forte Ironman italiano di sempre Daniel Fontana.

I riflettori si sono accesi però sulle storie di persone comuni, perché è questa la filosofia degli award di Garmin: le imprese sono per pochi fortunati ma lo sport è per tutti e niente meglio dello sport insegna a migliorarsi. A tutti i livelli, a tutte le età: ognuno ha il suo traguardo da raggiungere il suo limite da superare. Per farlo la regola è una sola: osare. «Ci piace pensare che i riflettori non si spengano mai, che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno- spiega Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia -. Per noi lo sport non sono solo i risultati, le performance, le grandi vittorie. Sono anche i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l'impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai».

E così tra un migliaio di candidature ne spuntano cinque. Dalla rappresentanza femminile del team Luna Rossa Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol a Roberto Ragazzi, autore di una difficilissima spedizione sul ghiacciaio Vatnajökull in Islanda. E poi Francesca Gasperi, appassionata motociclista che ha portato a termine un viaggio di beneficenza in Madagascar; Claudio Pellizzeni, ex impiegato in banca che ha deciso di licenziarsi per fare un lunghissimo giro del mondo ed infine Diego Pettorossi, unico velocista dilettante italiano a prendere parte ai Giochi di Parigi 2024 nella specialità dei 200 metri fino alle porte delle semifinali.

Vite, storie, imprese differenti ma tutte tenute insieme dalla voglia di mettersi in gioco, di uscire dalla propria zona di comfort e di provarci per non avere rimpianti. Fare meglio di ciò che si è fatto ieri non necessariamente per celebrare una vittoria ma per raccontare una strada, un cammino, un sogno che si realizza.

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