La misura della pressione del sangue riveste un ruolo importante per la salute e, per questa ragione, è necessario controllarne i valori con regolarità dopo i 60 anni. Conoscere la soglia da non valicare è fondamentale per rimanere in forma, verificando al contempo lo stato di salute per normalizzare questo dato. Nei senior i valori tendono ad aumentare a causa della naturale rigidità dei vasi sanguigni arteriosi, che perdono elasticità con l’avanzare del tempo.
In altre parole, i valori della pressione sistolica puntano sempre al rialzo, attuare misure di contenimento permette di rallentare il processo di invecchiamento, conservando a lungo un ottimo benessere. Allontanando anche lo spettro dell’ipertensione, delle problematiche cardiovascolari e dell’ictus. La prevenzione gioca un ruolo fondamentale, ma quali sono i limiti da non superare?
Over 60, pressione del sangue: valori ideali
La pressione del sangue deve mostrare valori sempre ottimali, in particolare dopo i 60 anni, quando la tonicità dei vasi sanguigni viene meno. Una rigidità che potrebbe favorire una serie di problematiche anche gravi, per questo è importante monitorare i valori con costanza. Specialmente perché l'ipertensione può risultare silente anche per anni, favorendo una serie di conseguenze dannose per l'organismo.
Per il benessere del cuore, i valori della pressione massima devono oscillare tra un minimo di 121 mmHg e un massimo di 147 mmHg, e da 83 mmHg a 91 mmHg per la pressione minima. Si inizia a parlare di rischio cardiovascolare quando la pressione supera i 115/75 mmHg e di ipertensione oltre i 140/90 mmHg.
L’aumento della pressione va monitorato e gestito con il supporto del medico di fiducia, che potrà suggerire la soluzione farmacologica più adatta. In concerto con una revisione dello stile di vita e delle abitudini consuete, così da abbracciare un percorso più salutare e benefico per lo stesso cuore.
Valori irregolari, cosa fare e cosa di rischia
Quando l’ipertensione subentra nella vita degli over 60, è importante porvi subito rimedio, in particolare se i valori superano i 140/90 mmHg, come già anticipato. Se il monitoraggio conferma l'ipertensione, è importante consultare il medico che, per prima cosa, suggerirà una serie di strategie di contrasto.
A partire da una revisione della dieta, che andrà modificata e affiancata a uno stile di vita più sano, e al movimento. Come anticipato, l’ipertensione è una problematica che può risultare a lungo silente, anche per decenni, per questo è importante intercettare i campanelli e i segnali di allarme. Tra questi, i più comuni relativi a un brusco innalzamento della pressione:
- Mal di testa improvviso;
- Udire ronzii all’interno delle orecchie;
- Sensazione fisica di avere la testa pesante;
- Vertigini e sudori freddi.
Una serie di sintomi che è bene non sottovalutare perché potrebbero degenerare fino ad aumentare, portando a cefalea con acufeni e alterazioni della vista, passando per astenia, dispnea e anche impotenza. Non solo: anche la pressione bassa va monitorata. Crea sicuramente meno problemi ma è molto presente tra gli over 60 e, in particolare, tra chi assume diuretici e ha problemi cardiocircolatori. Che sia troppo alta o troppo bassa è necessario comunicare con il medico, l'unico professionista che potrà indicare la via corretta per ripristinare una buona condizione di salute.
Prevenzione e stile di vita, un aiuto importante
La prevenzione svolge un ruolo importante e di supporto per il benessere dell’organismo degli over 60: passa attraverso una serie di controlli giornalieri della pressione. In combinazione con uno stile di vita più sano e un’alimentazione maggiormente equilibrata, supportata da movimento e fitness. Un mix importante in grado regolare la pressione senza ricorrere a medicinali e cure. Infatti, tra le cause principali della pressione alta, possiamo annoverare l’obesità, seguita da uno stile di vita sedentario, dal consumo di alcolici e fumo e dal diabete. Una dieta ipocalorica ma bilanciata potrebbe aiutare, abbinata da dell'allenamento anche se blando.
Un percorso alimentare povero di grassi e sale ma ricco di omega-3 e potassio potrebbe rivelarsi di supporto, meglio se in aggiunta di alimenti energetici utili a ricaricare il corpo perdendo anche i chili di troppo.
Dimagrire ma nel modo giusto, con il supporto di un nutrizionista che potrà definire un menu personalizzato che tenga conto della presenza di eventuali patologie e necessità mediche. Il fai da te è sempre sconsigliato, perché non aiuta la salute: è importante farsi affiancare dagli esperti che potranno suggerire la via migliore verso il successo finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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