A sinistra la storia piace scriverla come dicono loro e qualunque lettura diversa rispetto ai loro canoni diventa motivo di polemica. Dopo aver criticato il premier Giorgia Meloni per aver definito "italiani", e non "antifascisti", i morti delle Fosse Ardeatine, i compagni alzano il dito anche contro Ignazio La Russa, a loro dire colpevole di "revisionismo" storico per le parole spese sull'eccidio di via Rasella. Ad attaccare il presidente del Senato, intervenuto nel corso di Terraverso, podcast del quotidiano Libero online, è stato il deputato e coordinatore di Articolo 1 Arturo Scotto, che da Twitter ha attaccato l'esponente di Fratelli d'Italia.
"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non", ha detto il presidente del Senato, che ha definito quello scagliato contro il presidente del Consiglio come un "attacco pretestuoso". Infatti, ha proseguito La Russa, "tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, certo non gente che collaborava con loro". Quindi, il presidente del Senato, ha dichiarato: "Quando Meloni dice 'uccisi perche italiani', nella sua testa lo sa che questi italiani erano antifasciti, ebrei, detenuti politici, qualcuno chi lo sa pure fascista, ma se li deve racchiudere in una sola parola, dice 'perchè italiani'. Farne uno scandalo significa voler fare polemica non avendo argomenti".
Poco dopo è intervenuto il deputato di Arturo Scotto, che dai social ha attaccato il presidente del Senato: "Le parole di La Russa su Via Rasella sono un atto di revisionismo senza precedenti. Come dire: i partigiani se la sono un po' cercata. La seconda carica dello Stato non può confondere le vittime con i carnefici. E sdoganare il punto di vista dei fascisti. Indegno e vigliacco". Ancora una volta, la sinistra cerca di sollevare polemiche strumentali al solo scopo di contestare ideologicamente il governo, senza avere tra le mani alcun valido argomento di discussione.
A stretto giro è arrivato il commento di Ignazio La Russa all'epoca a role del coordinatore di Articolo 1: "Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito 'una delle pagine più brutali della nostra storia'.
Confermo, altresì, che a innescare l'odiosa rappresaglia nazista fu l'uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ’ingloriosa’ bensì ’tra le meno gloriose della Resistenza‘"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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