Lutto nel mondo della musica. È scomparso precocemente venerdì 7 aprile all'età di 69 anni, il musicista scozzese Ian Bairnson, chitarrista degli Alan Parsons Project e di Kate Bush, a causa delle complicazioni della demenza senile di cui era affetto. L'annuncio è stato dato tramite social, dalla moglie Leila: “È con profonda tristezza e rammarico che vi comunico che il mio amorevole marito Ian Bairnson è morto venerdì 7 aprile. Ian è stato il marito più dolce, gentile e amorevole che avessi mai potuto desiderare e mi conforto che ora stia riposando lassù nel suo personale pezzo di ‘Blue Blue Sky’. Anche se Ian ci ha lasciati, la sua eredità musicale rimane con noi e continuerà a deliziare e illuminare le nostre vite, come ha fatto la sua, per sempre”.
Era nato a Lerwick il 3 agosto del 1953. Grande appassionato di chitarra, nel 1973 fondò insieme a David Paton, Billy Lyall e Stuart Tosh il gruppo dei Pilot che grazie alla produzione di Alan Parsons esordì con il grande successo della canzone Magic pubblicata sia come singolo, che all’interno dell’album Pilot. Rimase nel gruppo fino al 1976 realizzando due dischi, per poi entrare, nel Project di Alan Parsons ed Eric Woolfson, seguito da tutti gli altri membri. Nel 1977 pubblicò l’ultimo album dei Pilot, Blue Yonder.
Fino al 1990, anno dello scioglimento, Bairnson è stato il session man fisso degli album pubblicati da The Alan Parsons Project. Oltre 100 brani registrati nel "Projet" dove il musicista è protagonista di grandi assoli come in I Wouldn’t Want to Be Like You[1 e Nothing Left To Lose dell'album The Turn of a Friendly Card del 1980. Importante anche la sua grande collaborazione con Kate Bush, la cantante anni '80 tornata alla ribalta grazie alla serie di Netflix Stranger Things, che accompagnò fin dall'inizio e per quattro album, tra cui il primo del 1978 d'esordio The Kick Inside, che conteneva il bran cult Wuthering Heights, e il suo leggendario assolo, che arrivò subito ai primi posti delle classifica.
Bairnson ha suonato anche in più di cento album con artisti come Neil Diamond, Joe Cocker e Mick Fleetwood. Si è esibito, inoltre, con i Bucks Fizz, scrivendo due dei loro successi, If You Can’t Stand the Heat e Run for Your Life.
La moglie Leila, nel comunicare il decesso, ha anche ringraziato i medici e gli assistenti che hanno aiutato il marito durante la malattia: “Vorrei ringraziare i medici e gli infermieri dell’ospedale di Frimley Park, i dirigenti e gli assistenti della casa di cura Lynwood e le nostre famiglie e gli amici più stretti per l’amore e il sostegno che ci hanno fornito durante questi anni difficili della lunga battaglia di Ian contro la demenza”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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