Il passato dell’ex Re di Spagna Juan Carlos continua a essere una mina vagante sia per la sua famiglia, sia per la nazione. Secondo nuove rivelazioni molte avventure amorose del padre di Felipe VI sarebbero state filmate dai servizi segreti per non scopi non del tutto chiari. Le registrazioni evidenzierebbero addirittura che l’ex sovrano sarebbe stato a conoscenza dei piani per quello che sarebbe passato alla Storia come il golpe Tejero. Non basta: Juan Carlos sarebbe deciso a scrivere un’autobiografia, ma molti si chiedono quanto saranno attendibili i suoi racconti e se davvero il libro, data la gravità dei temi che l’ex Re dovrebbe affrontare, sarà mai pubblicato.
Il popolo contro la monarchia
Non è un periodo facile per la Corona di Spagna. Lo scorso 4 novembre Re Felipe VI, la regina Letizia e il premier Sanchez si sono recati a Paiporta, per visitare alcuni dei luoghi travolti dall’alluvione iniziata il 29 ottobre 2024. L’accoglienza, però, non è stata certo delle più calorose, come ha segnalato l’Ansa. Le persone che avevano perso tutto, alle prese con il fango, impaurite dalla possibilità di nuove piogge e infuriate per la questione del ritardo con cui sarebbe stato dato l’allarme, hanno iniziato a lanciare melma e oggetti contro i reali e il premier, gridando “assassini”.
Un uomo ha tentato di colpire Sanchez alla schiena con un bastone. Il Re e la Regina, però, non hanno voluto rinunciare alla visita e hanno proseguito, cercando un dialogo con il suo popolo. La sovrana, al culmine della tensione, ha pianto, mentre abbracciava le persone che le venivano incontro. La perseveranza mostrata dalla coppia reale, rimasta tra la gente nonostante le grida e le proteste, ha contribuito a riavvicinare gli spagnoli alla monarchia, accrescendo la popolarità di Re Felipe. L’impressione, però, è che ci vorrà ben più della calma e di una certa dose di freddezza per affrontare il nuovo, grave scossone che sta travolgendo la Casa Reale. Un pericolo giunto dal passato.
Le foto con la nota conduttrice
Alla fine di settembre 2024 il giornale olandese Privé ha pubblicato delle fotografie, risalenti al 1994, che immortalano l’ex Re Juan Carlos mentre bacia la presentatrice televisiva ed ex Miss Spagna Bárbara Rey. Dietro agli scatti ci sarebbe una storia incredibile e squallida, riportata dal Telegraph. Il figlio della Rey, Angel Cristo, ha dichiarato di essere stato “manipolato” da sua madre, che gli avrebbe chiesto di documentare il suo piano per sedurre l’allora Re.
La conduttrice avrebbe invitato Juan Carlos a casa sua e cucinato per lui la paella prima di avere un rapporto sessuale con lui. Angel Cristo, che all’epoca aveva solo 13 anni, si sarebbe nascosto dietro la recinzione del vicino per riprendere tutto con la sua telecamera, una Canon EOS700. La conduttrice avrebbe anche installato una seconda videocamera nella sua stanza da letto e successivamente sarebbe stato il figlio a occuparsi del montaggio del filmato. L’obiettivo appare chiaro: ricattare la famiglia reale spagnola. Bárbara Rey avrebbe orchestrato il complotto per poi inviare i video ai servizi segreti, chiedendo soldi in cambio del suo silenzio.
Al Telegraph Angel Cristo, oggi fotografo, ha ammesso che all’epoca era perfettamente consapevole di commettere un’azione sbagliata e illecita. Ma voleva aiutare sua madre, che in quel periodo aveva problemi finanziari: “Avevo solo 13 anni, ma ero bravo con la videocamera. Mia madre mi disse: ‘Che peccato, sei troppo giovane per darmi una mano. Non potresti, ma, puoi [aiutarmi lo stesso]?’”. Il figlio della Rey ha aggiunto: “Andò avanti così finché non dissi ‘Sì, lo farò. Mi ha manipolato”.
Angel Cristo, ha riportato ancora il Telegraph, avrebbe interrotto i legami con la madre e sostiene che tutta questa storia sia stata una forma di abuso su minore. L’elemento strano, che lascia piuttosto perplessi, è la somma che la Rey avrebbe chiesto e ottenuto dai servizi segreti: circa tre milioni di sterline (250mila all’anno per dieci anni, ha scritto Tatler). Non molti secondo la stampa, soprattutto considerando la portata del possibile scandalo. Alla storia si è appena aggiunto un nuovo, triste capitolo: sarebbe stato Angel Cristo a vendere alcune foto del complotto al magazine Privé, facendo scoppiare uno scandalo a distanza di trent’anni dai fatti.
Le rivelazioni dell’ex colonnello
Non è finita qui. Quasi in contemporanea con l’articolo bomba di Privé sono arrivate le dichiarazioni scottanti dell’ex colonnello Amadeo Martínez Inglés. Quest’ultimo, che ha prestato servizio nell’esercito spagnolo per quarant’anni, combattendo nella guerra del Sahara Occidentale (1975-1991), ha rivelato al giornale El Plural: “Juan Carlos ha dormito con centinaia di donne diverse” e ancora: “Ci sono video molto, molto forti…non solo con Bárbara Rey, ma con altre celebrità”. A riprendere l’ex sovrano durante i suoi incontri intimi sarebbe stato “l’esercito”.
L’ex militare ha spiegato: “Re Juan Carlos era sorvegliato dai servizi segreti. Era continuamente seguito nelle sue avventure. Aveva sempre una spia alle calcagna”. Tutte le informazioni raccolte sarebbero finite “alla sezione Intelligence dell’esercito”. Oltre ai filmati ci sarebbero anche degli “audio”. Il materiale, ha sottolineato Martínez Inglés “è scandaloso”. Juan Carlos avrebbe avuto relazioni con circa cinquemila donne nell’arco della sua vita, ha assicurato l’ex colonnello, citato da El Español.
I servizi segreti avrebbero controllato costantemente il padre dell’attuale sovrano per “evidenti ragioni di sicurezza. Il Capo dello Stato non può essere un mascalzone che sta con una o con un’altra…”. Poi l’affondo finale: “Era un predatore sessuale”. Stando ai giornali, però, Amadeo Martínez Inglés sarebbe stato espulso dall’esercito nel 1990, poiché avrebbe auspicato l’abolizione della coscrizione. Non è escluso, quindi, che queste dichiarazioni possano essere una sorta di rivalsa arrivata con molti anni di ritardo.
Addirittura tra le amanti di Juan Carlos vi sarebbe stata la nostra Raffaella Carrà. Almeno secondo un articolo pubblicato lo scorso ottobre su Lecturas dalla giornalista ed esperta reale spagnola Pilar Eyre e citato da Elle: “L’ho saputo da una collega giornalista. Stavano guardando insieme il discorso della Vigilia di Natale del Re, lui sfoggiava una cravatta gialla di Hermès e Raffaella disse alla mia amica: ‘Ho regalato io quella cravatta a Juan Carlos. Così ho cominciato a tirare le fila della faccenda”.
Sembra, infatti, che il Re avesse l’abitudine di indossare i regali delle sue amanti, tra cui “un Rolex d’oro regalatogli da Bárbara Rey”. Juan Carlos e Raffaella si sarebbero incontrati per molto tempo in un famoso locale di Madrid, per poi recarsi o in un appartamento vicino o nella casa che la Carrà aveva all’Eurobuilding. La presunta relazione, stando alla Eyre, andrebbe datata tra il 1975 e il 1978, due date emblematiche nella vita e nella carriera della showgirl italiana. Nel 1975, infatti, Raffaella Carrà conduceva il programma “La Hora de Raffaella”, diventando famosissima in Spagna. Nel 1978, invece, era di nuovo in Italia per partecipare a “Ma Che Sera”, con Alighiero Noschese.
L’autobiografia
Juan Carlos ha sempre avuto la fama di playboy, ma nel caso delle affermazioni dell’ex colonnello Amadeo Martínez Inglés siamo su un terreno più “scivoloso”, diciamo così, quello relativo all’operato dei servizi segreti: se verificare aneddoti che sarebbero avvenuti decenni fa è già piuttosto complicato, in questo caso potrebbe essere addirittura impossibile. Le registrazioni che sarebbero nelle mani dell’intelligence potrebbero non venire mai alla luce.
A meno che non sia proprio il sovrano emerito a decidere di parlarne. Point De Vue ha annunciato che Juan Carlos starebbe ultimando ad Abu Dhabi, dove vive in esilio dal 2020, la sua autobiografia dal titolo emblematico “Reconciliación”. Le memorie dovrebbero essere pubblicate all’inizio del 2025, in francese, dalla casa editrice Stock, che fa parte del gruppo Hachette.
A proposito di questa pubblicazione, che potrebbe davvero far tremare la Casa Reale di Spagna, l’ex Re, citato da El País, ha dichiarato: “Mio padre [Giovanni di Borbone-Spagna] mi ha sempre raccomandato di non scrivere la mia autobiografia. I Re non si confessano. Ancor meno in pubblico. I loro segreti devono rimanere sepolti all’ombra dei palazzi. Perché disobbedirgli oggi? Perché alla fine ho cambiato idea? Ho la sensazione che mi stiano defraudando della mia storia”.
Juan Carlos si sentirebbe sotto attacco e avrebbe intenzione di difendersi. Impossibile, però, non riflettere su quanto saranno credibili e approfondite queste memorie. Affronteranno tutti i temi spinosi e gli scandali che hanno travolto l’ex sovrano? Comprese le dichiarazioni di Inglés, anche se questo vorrà dire tirare in ballo i servizi segreti? Daranno spiegazioni che vadano oltre le semplici giustificazioni? La casa editrice ha già promesso: “[Il Re emerito] spiega i suoi errori e le sue cattive decisioni. Non nasconde i suoi rimpianti. Parla con il cuore in mano, come qualcuno che sa di non avere molto tempo e preferisce confessare, piuttosto che mentire”.
Non tutti, però, sembrano convinti dalle premesse di questo libro. L’ex ambasciatore italiano a Madrid, Raniero Vanni d’Archirafi, intervistato dal Corriere.it, ha dichiarato: “Il libro probabilmente è pronto per la stampa…ma alla luce delle ultime rivelazioni mi chiedo se mai uscirà veramente. Perché ci si aspetterebbe luce anche sulle tante vicende venute fuori con le registrazioni dei servizi segreti”. A proposito dei video e degli audio scabrosi l’ex ambasciatore ha sottolineato: “Il contenuto delle registrazioni è molto spiacevole. Per esempio la regina Sofia, dalla quale il sovrano dice di vivere ormai separato e…di non temere che lei possa avere un altro, parole perlomeno machiste verso la Regina”.
Non solo. Ci sarebbe anche una questione politica del passato che ha ancora una certa eco ai giorni nostri ed è tornata alla ribalta con le rivelazioni di Inglés: “…Il Re emerito fa certe affermazioni su esponenti del governo al tempo del golpe Tejero…Alcune registrazioni farebbero immaginare che Juan Carlos sapesse qualcosa del piano”.
Raniero Vanni d’Archirafi si riferisce al tentato e fallito colpo di Stato del 23 febbraio 1981, quando un gruppo armato di militari della Guardia Civil, guidato dal tenente colonnello Antonio Tejero Molina, fece irruzione al Congresso dei Deputati, prendendo in ostaggio i ministri del governo spagnolo. In quel frangente la Spagna stava compiendo un difficile percorso di transizione verso la democrazia e in quel giorno di febbraio il Congresso era impegnato nella votazione di Leopoldo Calvo –Sotelo alla presidenza del governo.
L’allora Re Juan Carlos si schierò contro i golpisti, contribuendo in maniera decisiva al fallimento del loro piano. Per questo le sue dichiarazioni registrate, che sembrerebbero far intuire la consapevolezza dell’organizzazione del golpe, suonano davvero ambigue.
Chissà se nelle sue memorie il Re emerito contribuirà a fare chiarezza su questo e su tanti altri punti oscuri della sua vita, oppure se decreterà la sua definitiva caduta in disgrazia non solo presso il popolo spagnolo, ma anche l’opinione pubblica internazionale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.