“Voleva pubblicare le lettere”. L’ultima rivelazione su Diana

Poco prima della morte la principessa Diana avrebbe voluto svelare un lato inedito della sua storia con Carlo, che avrebbe potuto cambiare la prospettiva su ciò che sappiamo del loro matrimonio

“Voleva pubblicare le lettere”. L’ultima rivelazione su Diana

Il terribile incidente avvenuto sotto il ponte dell’Alma a Parigi, il 31 agosto 1997, avrebbe impedito a Lady Diana di realizzare un desiderio ponderato per tanto tempo: rendere pubblico un carteggio che avrebbe potuto, forse, svelare un retroscena inedito sulla sua unione con Carlo III. La principessa voleva, a quanto sembra, raccontare una parte della sua storia a corte rimasta nell’ombra per motivi finora ignoti e che avrebbe messo l’ex marito in una posizione difficile, perfino imbarazzante.

Le lettere di Carlo a Diana

Lady D e Carlo si sono mai davvero amati? C’è stato almeno un attimo di pace nel loro legame burrascoso? La risposta non è semplice da dare. La loro storia, per certi versi, non è stata del tutto lineare. Il comportamento dell’attuale Re, in particolare, risulterebbe a tratti ambiguo.

Secondo la biografa reale Ingrid Seward, però, quel periodo di amore e serenità tra i due ci sarebbe stato ed esisterebbero delle prove che la principessa avrebbe voluto far conoscere al mondo intero: “Diana mi disse molto brevemente, prima di morire, di sperare che le persone potessero vedere le lettere d’amore che aveva ricevuto da Carlo”, ha affermato l’esperta a The Times, lo scorso 23 luglio. “Voleva davvero che le persone sapessero che lei amava Carlo e che lui amava lei. Ho sempre ricordato questo fatto. [Diana] voleva che i suoi figli lo sapessero. C’era stato un periodo di grande amore tra loro”.

A quanto sembra, però, nessuno avrebbe visto queste missive. Non è chiaro quando la principessa le avrebbe ricevute, né quante sarebbero e tantomeno dove si troverebbero oggi. La presunta esistenza del carteggio, poi, non fa che alimentare il mistero per quel che riguarda i veri sentimenti di Carlo e Diana, complicando la narrazione della loro storia e le implicazioni delle loro scelte.

“Irrimediabilmente danneggiato”

Non è semplice tentare di capire quando con esattezza Carlo avrebbe inviato le lettere d’amore a Diana. Sappiamo che l’allora erede al trono e la principessa si sposarono il 29 luglio 1981, quando lei aveva 20 anni e lui 33. Si erano visti per la prima volta nel 1977 e, ci ricorda il People, prima del grande giorno si sarebbero incontrati solo 13 volte. Nel 1982 ebbero il loro primo figlio, il principe William e nel 1984 il secondogenito, il principe Harry. Il 9 dicembre 1992 l’allora premier John Major annunciò al Parlamento la separazione della coppia e il 28 agosto 1996 venne ufficializzato il divorzio.

Lady Diana perse il trattamento di altezza reale, ma mantenne il titolo di principessa del Galles. In quei 15 anni, però, accaddero diversi episodi che, esaminati dalla nostra prospettiva, rendono la storia abbastanza confusa e, di conseguenza, piuttosto complicato ipotizzare una datazione per il carteggio. Il 29 giugno 1994, nell’intervista con Jonathan Dimbleby riportata dal New York Times, Carlo disse di essere stato fede a sua moglie “finché” il loro rapporto “non si è irrimediabilmente danneggiato, benché entrambi ci avessimo provato”.

In un’altra storica intervista, quella concessa alla Bbc il 20 novembre 1995, Diana, al contrario, rivelò: “Eravamo in tre in questo matrimonio, quindi era un po’ affollato”, facendo riferimento al legame tra l’allora principe di Galles e Camilla. Chi disse la verità? C’è stato davvero un momento in cui Carlo si convinse di poter far funzionare il matrimonio con Diana e, magari, credette perfino di essere innamorato di sua moglie?

“Qualunque cosa significhi ‘innamorati’”

Il 24 febbraio 1981, quando Carlo e Diana rilasciarono le loro prime dichiarazioni dopo l’ufficializzazione del fidanzamento, l’intervistatore chiese loro se fossero innamorati. La principessa rispose: “Naturalmente”. Il principe si lasciò sfuggire una frase più enigmatica: “Qualunque cosa significhi [essere] ‘innamorati’”. Diana rise e Carlo aggiunse che la parola “innamorati” poteva prestarsi “all’interpretazione” di chiunque la ascoltasse.

Sebbene la principessa si fosse mostrata divertita al commento dell'erede al trono, nelle registrazioni incluse nel documentario “Diana. In Her Own Words” (2017) ricordò: “Carlo si girò e disse ‘qualunque cosa significhi ‘innamorati’, spiazzandomi completamente…mi traumatizzò”.

Magari la frase di Carlo non è stata il massimo dell’aplomb e dell’eleganza: non è escluso, però, che non rispecchiasse esattamente il pensiero del principe. O meglio, che fosse una riflessione incompleta, detta senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, di offendere Diana e del fatto che quelle parole sarebbero state citate innumerevoli volte negli anni a venire.

A tal proposito la biografa reale Sally Bedell Smith ha proposto una spiegazione piuttosto convincente al People: "Fu una cosa del tutto inappropriata da dire per lui, ma comprensibile, dato il modo in cui lavorava la sua mente e il tipo di cose che [Carlo] aveva detto negli anni precedenti. Bisogna guardare a quelle parole nel contesto della serie di interviste che rilasciò negli anni Settanta, su ciò che voleva in una moglie, cosa implicava davvero essere innamorato. [Carlo] rimuginava sulle cose e stava pensando ad alta voce. Non la vedo come una dichiarazione cinica e crudele”. Più che altro si sarebbe trattato di un commento filosofico, diciamo così, detto nel momento meno opportuno e rimasto per sempre in sospeso.

“La tua faccia è sulle tovagliette da tè”

Se la frase di Carlo durante la prima intervista dopo il fidanzamento può essere interpretata in diversi modi, lo stesso non potremmo dire per il braccialetto che Lady Diana avrebbe trovato nell’ufficio del segretario personale del principe, Michael Colborne, poco prima delle nozze. Un regalo di Carlo per Camilla su cui erano incise le iniziali dei loro nomignoli, ovvero “Fred” e “Gladys” (tratti dai nomi dei personaggi della serie comica “The Goon Show”).

Nelle registrazioni inviate a Andrew Morton per la stesura del suo libro-scandalo “Diana. Her True Story” (1992), la principessa affermò di essere stata sul punto di mandare all’aria le nozze dopo la scoperta: “Ero ancora troppo immatura per capire tutti i messaggi che mi arrivavano. E poi qualcuno nel suo ufficio mi disse che mio marito aveva acquistato un braccialetto per lei. Un giorno entrai nell’ufficio… e dissi: ‘Oh, cosa c’è nel pacchetto?’. Mi venne detto: Oh, non dovresti guardare’. Così lo aprii e c’era il bracciale. Ero sconvolta e dissi: ‘Glielo darà stasera’. Rabbia, rabbia, rabbia…”.

Diana avrebbe chiesto un consiglio alla sua famiglia. “Invitò a pranzo a Buckingham Palace le sue sorelle e parlò con loro della sua situazione”, scrive Morton. “Era confusa, triste e frastornata dal corso degli eventi. In quel momento, quando considerò seriamente di annullare il matrimonio, [le sorelle] minimizzarono le sue paure e i suoi presentimenti sul disastro a cui andava incontro. ‘Che sfortuna Duch’, dissero, chiamando [Diana] con il suo nomignolo. La tua faccia è sulle tovagliette da tè, quindi è troppo tardi per tirarsi indietro”.

“Non ti amo”

Non basta: stando alle rivelazioni di Penny Thornton, amica di Diana, nel documentario “The Diana Interview. Revenge of the Princess”, la sera prima delle nozze sarebbe accaduto l’irreparabile: “Una delle cose più scioccanti che Diana mi ha detto è stata che la notte prima delle nozze Carlo le ha confessato di non amarla”. Inoltre, secondo le ricostruzioni delle fonti, l’allora principe di Galles avrebbe tentennato non poco prima di chiedere a Lady D di sposarlo. Al punto da irritare il principe Filippo, che gli avrebbe intimato: “O la sposi, o la lasci. Ha solo 19 anni”.

Una parentesi di felicità?

Tutti questi avvenimenti, concentrati nel periodo immediatamente precedente al royal wedding, ci restituiscono il quadro di un’unione tempestosa fin dall’inizio. Dopo le nozze le cose sono addirittura peggiorate a causa dell’incompatibilità caratteriale. A questo proposito il 21 giugno 1992 Carlo scrisse alla ex First Lady Nancy Reagan, con cui aveva una corrispondenza dal 1985 citata dal People, che la sua unione con Diana somigliava sempre di più a una “tragedia greca e di certo sarebbe un’ottima opera teatrale. È terribile. Poche persone ci crederebbero”.

Gli eventi non collimerebbero neppure con la ricostruzione degli insider secondo cui Carlo avrebbe interrotto la relazione con Camilla dopo il matrimonio di quest’ultima con Andrew Parker Bowles, nel 1973 (i due divorziarono nel 1995), per poi riprenderla nel 1986, in contemporanea alla liaison di Diana con il maggiore Hewitt. Tutto ciò rende ancora più arduo riuscire a datare le presunte lettere d’amore di Carlo a Diana. Complicato, ma non impossibile.

Il periodo tra il primo incontro, nel 1977 e il 1984 potrebbe essere quello giusto. In particolare l’estate del 1984, come sostiene ancora Andrew Morton in “Diana. Her True Story” (1992). Infatti Carlo e la principessa si sarebbero “avvicinati molto l’uno all’altra durante le sei settimane precedenti la nascita di Harry, più vicini di quanto non fossero mai stati”.

Naturalmente si tratta solo di ipotesi non verificabili, per ora.

Tuttavia non possiamo escludere a priori che tra Carlo e Diana vi sia stata almeno una parentesi di felicità più o meno apparente e che le presunte lettere d’amore siano state l’espressione concreta di questa temporanea tranquillità. Un frangente di vita in cui entrambi avrebbero creduto di poter resistere, di poter cambiare la situazione. Addirittura nonostante la possibile presenza di Camilla.

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