Pedro Sanchez riconfermato alla direzione del Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe). Il primo ministro è riuscito a mantenere la leadership nonostante gli scandali corruzione che hanno travolto familiari e collaboratori. Ed ecco subito i primi annunci in pompa magna di segno iper-progressista. I socialisti, ha spiegato Sanchez, si impegneranno a introdurre nella Costituzione il "diritto delle donne a decidere sul proprio corpo, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e il salario minino". Sanchez ha inoltre annunciato la creazione di una grande società per l'edilizia residenziale pubblica, per la precisione una grande impresa "in grado di costruire e gestire alloggi dall'amministrazione generale dello Stato”.
Aborto, matrimoni gay e salario minimo: questa la ricetta per “frenare l’ultradestra”, vera priorità di Sanchez in vista delle prossime elezioni. Sanchez ha proseguito rimarcando che nell'ultimo anno"gli intolleranti" hanno accusato i socialisti con "bugie e campagne di disinformazione", un attacco avvenuto"per aria, terra e mare". "Il nostro successo è la ragione dei loro attacchi e della loro disperazione", ha aggiunto il socialista, che ha difeso la famiglia dagli assalti ricevuti negli ultimi dodici mesi.
Sanchez non farà passi indietro, dunque, anzi rilancia. “Ho più voglia e forza che mai" ha aggiunto, ribadendo che il primo obiettivo del Psoe sarà "vincere alle elezioni municipali, regionali e generali" del 2027. Anche in Spagna l’ossessione della sinistra è la destra, non è un caso che Sanchez abbia dedicato gran parte del suo intervento all’opposizione. Ma non solo. "Il tandem della destra tradizionale con l'ultradestra è probabilmente la più grande minaccia ai valori e al benessere dell'Occidente" poichè "il suo obiettivo è smantellare le conquiste sociali raggiunge negli ultimi decenni" la sua filippica:“Le destre sono contro la scienza, contro la diversità quando stigmatizzano i giovani migranti, contro i lavoratori quando stigmatizzano il lavoro dei sindacati, contro il femminismo, contro lo Stato sociale".
Nei prossimi mesi gli spagnoli potranno valutare se le promesse di Sanchez resteranno promesse o si tramuteranno in realtà. Ciò che è certo è che il premier è riuscito a mantenere la leadership del suo partito, compattando i ranghi e mettendo a tacere le voci critiche. Riconfermati tutti i suoi fedelissimi ai posti chiave della formazione: il suo braccio destro sarà il ministro del Bilancio Maria Jesus Montero, mentre Santos Cerdan resta segretario dell'organizzazione.
Il cammino è in salita, sia per la maggioranza tutt’altro che compatta, sia per le polemiche scatenate dalle tragiche inondazioni del 29 ottobre nel sud-est della Spagna, che hanno provocato almeno 230 morti. Il primo ministro è finito nel mirino dell’opposizione per la gestione dei soccorsi, definita caotica e non all’altezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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