La valanga Donald Trump ha travolto, per la seconda volta, gli Stati Uniti d’America. Il discorso trionfante a Palm Beach, in Florida, è l’ultimo timbro dell’ormai 47esimo presidente americano. Quando la vittoria del tycoon ai danni di Kamala Harris sembra solo una questione di formalità, sono tantissime le reazioni che arrivano dalla politica internazionale e dall’interno dei confini della politica italiana.
Il messaggio di Orban
Il primo a festeggiare l’inaspettata vittoria di The Donald è stato Viktor Orban, il primo ministro dell'Ungheria e presidente di turno del Consiglio Ue."Il più grande ritorno nella storia politica degli Usa! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Il mondo ne aveva molto bisogno", ha scritto sui social.
La reazione di Israele
Dal Likud, il partito del premier israeliano Benjamin Netanyahu, arrivano le prime dichiarazioni con le congratulazioni per Donald Trump. "Bentornato Mr. President!!", scrive su X in inglese il ministro dell'Istruzione Yoav Kisch con le bandiere di Stati Uniti e Israele. "Congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump - gli fa eco il ministro della Cultura Miki Zohar - Guardiamo già ai prossimi quattro anni". Netto il messaggio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha auspicato un rinovvato impegno nella storica alleanza tra Israele e Stati Uniti: "Cari Donald e Melania Trump, congratulazioni per il vostro più grande ritorno della storia! Il suo storico ritorno alla Casa Bianca rappresenta un nuovo inizio per l'America e un forte rinnovato impegno nei confronti della grande alleanza tra Israele e America. Questa è una grande vittoria!".
Il colloquio Scholz-Macron
Le congratulazioni sono arrivate anche dal presidente francese Emmanuel Macron. "Congratulazioni al presidente Donald Trump. Pronto a lavorare insieme come abbiamo saputo fare per quattro anni. Con le vostre convinzioni e le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità", ha scritto Macron in un post su X. Poi, a stretto giro, è arrivato anche un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Ho appena avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lavoreremo per un'Europa più unita, più forte, più sovrana in questo nuovo contesto". Così in un post su X il presidente francese Emmanuel Macron. "Cooperando con gli Stati Uniti e difendendo i nostri interessi e i nostri valori", aggiunge il presidente francese.
Le Pen: "Nuova era"
Al contrario Marine Le Pen ha parlato dell'inizio di una "nuova era". "Auguro a Donald Trump ogni successo nella sua nuova presidenza degli Stati Uniti. La democrazia americana si è espressa chiaramente e gli americani hanno scelto liberamente il presidente. Questa nuova era politica che sta iniziando deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento di un dialogo e di una cooperazione costruttivi sulla scena internazionale". Così su X la presidente di Rassemblement National Marine Le Pen.
Pechino auspica una "coesistenza pacifica"
Un messaggio tanto criptico quanto importante arriva anche dalla Cina, il grande avversario politico ed economico degli Usa. "Continueremo ad affrontare e gestire le relazioni tra Cina e Stati Uniti sulla base dei principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione win-win", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning durante un regolare briefing. Insomma, un messaggio volto alla creazione di una “coesistenza pacifica” tra Pechino e Washington.
La versione della Russia
Una prima reazione arriva anche dalla Russia. E la vittoria di Trump, nella logica russa, è vista nell’ottica della guerra in Ucraina. A parlare è il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev che su Telegram scrive: “Donald "Trump ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d'affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi e accoliti, per alleati idioti... La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra in Ucraina".
Dello stesso avviso il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: "I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono a un punto così basso che la presidenza Trump non riuscirebbe a peggiorarli nemmeno se volesse. "Il presidente Putin ha ripetutamente detto di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, sull'uguaglianza e sulla disponibilità a prendere in considerazione le preoccupazioni reciproche", ha detto Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. A proposito della possibilità di una conversazione telefonica tra Putin e Trump nel prossimo futuro, Peskov ha detto che la domanda dovrebbe essere inoltrata a Washington. E, a proposito della crisi ucraina ha aggiunto: "Ripeto e ricordo ancora una volta le parole di Putin, sulla sua apertura ai contatti, al dialogo. Ma questa è la nostra posizione, è coerente, è ben nota il mondo e aspettiamo alcune azioni concrete"
Il post di Zelensky
Diamteralmente opposta la visione del premier ucraino Volodymyr Zelensky: "Ricordo il nostro bell'incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo parlato nei dettagli del partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, del piano per la vittoria e dei modi per porre fine all'aggressione russa contro l'Ucraina - scrive Zelensky in un lungo post su X - Apprezzo l'impegno del presidente Trump per l'approccio 'pace attraverso la forzà negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può nei fatti avvicinare la pace giusta in Ucraina. Spero lo metteremo in pratica insieme"
Le reazioni della politica italiana
Tornando alla politica nostrana, Il presidente del consiglio Giorgia Meloni si congratula con il neoeletto presidente e parla di una "alleanza incrollabile" con gli Usa: "A nome mio e del governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni 'sorellè, legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro presidente".Il primo a congratularsi con il 47esimo presidente americano è stao Matteo Salvini. Il vicepremier italiano e leader della Lega ha commentato su Instagram: "Lotta all'immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro! Buon lavoro, Presidente Donald Trump".
Al contrario, il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è concentrato sulla questione dei dazi: "Dobbiamo difendere il nostro export, che rappresenta il 40 per cento del Pil", ha affermato Tajani."Una delle prime visite che effettuerò il prossimo anno sarà proprio negli Stati Uniti per discutere con la nuova amministrazione delle relazioni commerciali fra Italia e Stati Uniti, come si fa fra alleati", ha proseguito. "Trump alla fine del suo primo mandato presidenziale ebbe nei confronti dell'Italia un atteggiamento più flessibile", ha ricordato il ministro. "Continueremo a lavorare con determinazione, tutelando l'interesse italiano, nel contesto dell'amicizia transatlantica", ha proseguito Tajani.
Ignazio La Russa, invece, si è concentrato sul ruolo dei media in occasione della corsa alla Casa Bianca: "In questi giorni è stato divertente leggere delle tifoserie che si sono scatenate, per la verità più da un lato che dall'altro, sulle elezioni americane. Io avevo detto mesi fa 'non so se è un bene o un male, ma sono certo che vincerà Trump'. C'è adesso chi si straccia le vesti per un evento che era possibile. C'è chi non riesce a distaccare il proprio pensiero dal proprio desiderio e questo non è giornalismo". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo a palazzo giustiniani al convegno 'Le sfide del servizio pubblicò, su iniziativa del presidente della Commissione viilanza rai, Barbara Floridia. "Desiderare che vinca uno piuttosto che l'altro è lecito - ha proseguito La russa - ma dire non so se un bene o un male per alcuni che hanno il dovere di non essere tifoso è forse un pò meglio. Oggi pare che abbia vinto Trump , noi dobbiamo di fronte a un fatto del genere nel servizio pubblico cercare di rimanere terzi non tanto dopo, quanto soprattutto prima"
Dall'opposizione le reazioni sono molto distanti tra loro. Il messaggio del leader del Movimento 5stelle, Giusepe Conte, è speranzoso: "Auguri di buon lavoro a Donald Trump, 47° Presidente degli Stati Uniti, in virtù di una vittoria netta, estesa anche al voto popolare. Le sfide che attendono gli Stati Uniti sono molteplici e ci riguardano tutti: fermare le guerre in corso, contrastare con la massima fermezza le violazioni del diritto internazionale umanitario, aprirsi a una visione multipolare dei nuovi equilibri geo-politici, puntare a regole eque per il commercio internazionale evitando la spirale protezionistica dei dazi e contro-dazi. L'Italia - se riuscirà a esprimere visione e coraggio - potrà dare un contributo importante in ragione della tradizionale amicizia tra i nostri popoli e della solida alleanza tra i nostri due Paesi, ma anche per il nostro storico ruolo nell'ambito del Mediterraneo allargato e nella cornice europea".
Molto più riflessivo è il commento del leader di Italia Viva, Matteo Renzi: "Donald Trump ha vinto in modo netto le elezioni americane e sarà il 47mo presidente degli Stati Uniti – ha scritto su X - Ci sono tante riflessioni che il mondo politico può e deve fare su questo chiaro responso delle urne ma il primo dovere morale e civile è riconoscere il risultato con le congratulazioni al vincitore e l'onore delle armi alla sconfitta Kamala Harris". "Spero che per l'Europa questo sia il momento della sveglia. Buon lavoro al presidente eletto Trump e grazie al presidente Biden per il lavoro di questi anni", ha concluso.
Il commento dell'Unione europea
Dall'Unione europea le prime reazioni sono positive. Da una parte la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha scritto che "l'Europa è pronta". "Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria elettorale negli Stati Uniti. L'Europa è pronta. Per collaborare nell'affrontare sfide geopolitiche senza precedenti. Per mantenere forte il legame transatlantico, radicato nei nostri valori condivisi di libertà, diritti umani, democrazia e mercati aperti", ha spiegato. Dall'altra parte, ma sempre con lo stesso tono, è arrivato il commento di Charles Michel: "Congratulazioni al Presidente eletto Donald Trump. Unione europea e Stati Uniti hanno un'alleanza duratura e un legame storico. Come alleati e amici, l'Ue non vede l'ora di continuare la nostra cooperazione costruttiva. L'Ue proseguirà il suo percorso in linea con l'agenda strategica, in qualità di partner forte, unito, competitivo e sovrano, difendendo nel contempo il sistema multilaterale basato sulle regole", ha scritto il presidente del Consiglio europeo. "Congratulazioni sincere a Donald J. Trump. La Ue e gli Usa sono più che semplici alleati. Siamo legati da una vera partnership tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini.
Quindi lavoriamo insieme su una forte agenda transatlantica che continui a dare risultati per loro". Questo invece il commento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sull'esito delle elezioni Usa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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